La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Nel linguaggio dei fiori il tulipano è simbolo di amore vero, ma se troppo romanticismo non fa per voi sappiate che la Nasa ha anche scoperto come siano ottimi per la purificazione dell’aria. Insomma, cuore e ragione possono coniugarsi in quello che è diventato un po’ il segno di riconoscimento dell’Olanda. Così è difficile sorprendersi nello scoprire l’entusiasmo con cui Georginio Wijnaldum è stato accolto alla Roma.
Con gli “orange” giusti, infatti, le squadre possono decollare in modo definitivo, e nessuno meglio di José Mourinho potrebbe raccontarlo. Nel 2009-10, la stagione storica del Triplete interista, fu proprio l’innesto di un olandese a cambiare il volto al gruppo nerazzurro. Si chiamava Wesley Sneijder.
Ecco, l’auspicio dell’universo giallorosso è che il nuovo arrivato possa avere lo stesso peso specifico che l’ex nerazzurro ebbe nell’ultimo anno milanese dello Special One. Come Sneijder, anche Wijnaldum è in grado – con la sua classe, le sue geometrie e la sua capacità realizzativa – di cambiare volto alla squadra in ogni momento. Una cosa è certa: i compagni lo hanno accolto benissimo, tanto da coinvolgerlo due giorni fa, appena sbarcato a Ciampino, in una cena di squadra di quelle che hanno il compito di cementare i calciatori in attesa delle tempeste stagionali.
Il centrocampista, d’altronde, ha voluto fortemente la Roma, tanto da dire di no a un paio di proposte che gli erano giunte dalla Premier League (la più importante dell’Everton), per accettare la corte esplicita che l’allenatore portoghese gli ha riservato negli ultimi tempi. Per non farsi trovare in ritardo, inoltre, nelle ultime settimane ha alternato le ore di vacanza con quelle di allenamento.
Tutto sommato, c’è da essere ottimisti, visto che si tratta di un ex ragazzo – ora ha 31 anni – che sognava di fare l’acrobata e che solo la nonna, preoccupata che facesse male, ha indirizzato verso il calcio, per fortuna di tutti gli appassionati del gioco.
Come era successo a Sneijder tredici anni fa, la sensazione è che Wijnaldum abbia voglia di rivalsa. Se Wesley era stato “scaricato” dal Real Madrid per soli 15 milioni, l’ex del Psg non ha trovato uno spazio degno di lui in quella specie di “all stars” che è la squadra parigina.