Alla vigilia della sfida di campionato tra la Juventus e la Roma, che chiuderà il 2023 per i giallorossi, José Mourinho ha parlato in conferenza stampa da Trigoria. Queste le dichiarazioni dello Special One:

Mancini come si sente? Come sta Dybala? Gioca?
“La risposta su titolare o no, non te la dico. La sensazione è che Paulo sarà disponibile. Se gioca, entra o sarà titolare non lo so, non ho deciso perché devo ancora parlare con lui e le sue sensazioni. Se sta bene gioca. Su Mancini è come settimana scorsa. Lui sa giocare senza allenarsi, con il Napoli ha fatto molto bene e domani gioca. Giocheranno Mancini, Llorente e N’Dicka. E’ molto importante per noi”.

Come valuta il percorso di Allegri alla Juve fino in questo momento e come è cambiata dallo scorso anno?
“La Juve è la Juve e Allegri è Allegri, sappiamo sempre cosa aspettare dalla Juve e da Max. Quando si parla di squadra e di allenatore risultatista io lo interpreto come la cosa più importante nel calcio. Fare il risultato. Quando si parla oggi sembra che si parli di qualcosa di negativo, io invece penso che tutte le connessioni che ci sono siano positive. La Juve è fortissima. Quando esce in contrattacco, a palla inattiva, gioca una partita alla settimana. Non vuol dire essere solo riposati ma anche avere tanti giorni di lavoro. Stai lì nella “guerra” con l’Inter per lo scudetto”.

Ha esigenza di un difensore?
“Non ho esigenze sul mercato, al massimo desiderio”.

L’umore della piazza può influire su una trattativa? Renato Sanches c’è la possibilità che possa andare via a gennaio?
“Guarda io di Renato mi sento confortevole perché è un nostro giocatore, di Bonucci non parlo perché è un giocatore dell’Union. Di Renato non ho nessuna informazione se possa uscire o no. Ne dal giocatore ne dai suoi procuratori, ne da Pinto. Non ho nessuna informazione se Renato possa continuare. Vive una situazione complicata sia per me che la squadra, ma ho zero informazioni. Il cuore di un Club sono i tifosi. Però ci sono le strutture e le proprietà che sono sovrane. Le decisioni sono di chi sono sovrane, per me, non solo nella Roma, però sono i tifosi. Quando fai qualcosa che piace ai tifosi alimenti quella passione. Quando fai qualcosa che non piace ai tifosi secondo me non si deve fare. Su Sanches ho un dubbio sulla sua convocazione”.

Cosa serve per fare risultato domani?
“Personalità. Bisogna dare tanto dal punto di vista tattico e fisico ma serve personalità. Possiamo paragonare due squadre diverse come il Napoli con la Juve. In casa abbiamo avuto la personalità che bisogna avere per giocare contro una squadra fisicamente e tecnicamente superiore. Contro il Napoli magari è l’Olimpico che ci dà questa personalità. Però poi sono i giocatori che hanno interpretato bene la partita. Domani c’è bisogno di tutto questo e la personalità che abbiamo avuto contro il Napoli. Sarà una partita difficile dove ci saranno 2000 tifosi nostri ma anche 40000 juventini. Ovviamente non sarà facile ma c vorrà personalità per giocare come contro il Napoli, giocare per vincere e mi piacerebbe vederlo anche con la Juve”.

Come sta Pellegrini? 
“Il mio parere è che sta migliorando. Al di là del gol che ha fatto, importantissimo, è il modo in cui è entrato in partita. È anche il modo in cui si era allenato prima. Non è che si era allenato male precedentemente, non l’ho mai visto, ci sono altri giocatori che magari non sono sempre concentrati e lui invece lo è sempre, ma settimana scorsa l’ho visto con quel feeling da Lorenzo. Settimana scorsa è entrato bene e ha giocato bene e questa settimana ha dato continuità a queste sensazioni. Sono contento perché magari per un periodo si è visto un Lorenzo non in salita nelle prestazioni e invece ora lo è e bisogno sfruttare il momento. Abbiamo la possibilità con queste 7/8 partita di fila e lo dobbiamo sfruttare perché è un giocatore di qualità superiore”.

Si è parlato di quando potrebbe arrivare un difensore o sta pensando a qualche alternativa tattica?
“Se inizio a pensare a tutto questo rischio di perdere la concentrazione  sulla partita di domani. E abbiamo i tre difensori che giocano insieme  da tempo, Cristante a centrocampo ma se ci sarà bisogno giocherà dietro.  Con Celik stiamo lavorando per dargli conoscenza tattica per farlo  giocare nei tre. Stiamo parlando di un livello basico, ma cercheremo di  migliorarlo poco a poco. Sappiamo da sei mesi che Ndicka andrà via, che  Kumbulla non sarebbe stato disponibile a gennaio, impossibile da  titolare. Da tre mesi sappiamo che Smalling non ci sarebbe stato a  gennaio. E da sei mesi sappiamo che a febbraio ci sarebbe stata la  finale di Coppa d’Africa. Ora sappiamo anche che Mancini e Cristante  sono diffidati. E immagina lo scenario di avere un solo difensore  centrale per un ruolo. La situazione la sappiamo da tanti mesi, ho  promesso a me stesso di andare sulla strada di dare tutto quello che ho  al di là delle circostanze ed è quello che farò. Dopo la Juve penseremo  alla Cremonese, il mio lavoro è fare il meglio che ho con quello che ho a  disposizione. Kumbulla non partirà”.