Mourinho: “Dybala, Abraham e Pellegrini in dubbio. Gini è una possibilità per domani. Non ho parlato con Berardi del mio futuro” – VIDEO

Josè Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di ritorno contro il Salisburgo in Europa League. Queste le sue parole:

Dybala e Abraham. A che punto sono?

Vediamo domani, al 100% no. Se sono disponibili per aiutare si. Vediamo la soluzione, quello che decidiamo tutti e tre insieme. Tre dubbi insieme, pellegrini il terzo. Magari sono troppi tutti e tre, ma sono disponibili per aiutare. L’ultima partita non era possibile per Paulo e Lorenzo, ma domani titolari o no, ci saranno.

Si aspetta un Salisburgo differente?

Siamo 1-0 per loro. Non lo so. Non lo so. Difficile da dire, 1-0 è un vantaggio, ma minimo. Non mi sembra per filosofia che è una squadra che viene a pareggiare 0-0. Mi sembra che è una squadra che vuole giocare e attaccare, magari una partita simile all’andata, ma con destino diverso. Perché la prima partita la squadra che ha avuto grandi possibilità siamo stati noi, ma abbiamo perso, vediamo se possiamo fare diverso.

Ieri il Ceo della Roma, Berardi, ha detto se resterà alla Roma e che soffre per la roma, è una sua intuizione o ha cambiato le sue parole?

È una sua intuizione, non ho cambiato nessuna parola con lui in questo tema.

Quanto sarà importante la Champions per il suo futuro? Certo è un traguardo prestigioso, che alla Roma manca da qualche anno è che porta soldi per rendere la squadra più competitiva. Questo traguardo è fondamentale per restare?

Il giorno prima della partita il futuro è l’ultima cosa di cui voglio pensare. Oggi si deve pensare a domani, o siamo dentro o siamo fuori, non è una partita di campionato. Il futuro in questo caso è domani, non voglio parlare della mia situazione.

Ha visto gli occhi da knock out stage nei suoi ragazzi? E wijnaldum ha possibilità di giocare dal primo?

Gini lo vedo ogni giorno, avete visto in quei 10 minuti con il Verona che sta migliorando di intensità. Però si, non è una soluzione per lui giocare 5 minuti. È una soluzione. Non ho visto negli occhi perché non è il giorno, era di ripresa, c’era la tattica, ma sono sicuro che i ragazzi domani vogliono vincere l’eliminatoria e arriveremo con l’atteggiamento giusto. A ne questa squadra sorprende quando non ha atteggiamento giusto, nonostante tutte le limitazioni che abbiamo diamo il massimo. Sono sicuro che domani, tra chi è al 100% e chi no, domani gli occhi saranno di ragazzi che faranno bene e vogliono vincere.

Voleva precisare o tornare sul discorso legato all’ambiente e i tifosi dopo le sue parole con l’Hellas?

Magari stimolati, che ambiente si aspetta? Io ho finito la conferenza l’altro giorno scusandomi delle mie parole, perché non è il mio lavoro, io devo essere criticato da loro. Mi sono scusato delle mie parole, è come dicevo al tuo collega, mi aspetto la squadra con l’atteggiamento giusto e spero di avere influenza positiva. Siamo abituati a una curva calda, a una curva che ci ha dato tanto l’anno scorso in questo tipo di partite decisive. All’estero, a Vitesse hanno giocato con noi, e ovviamente se giocano con noi aiutano l’inerzia e l’intensità della squadra. Ovviamente sarà lo stadio che vogliono e che saremo capaci di fare noi, perché la squadra aiuta a seconda della intensità. Noi abbiamo sempre definito la filosofia che la prossima partita che si gioca è la più importante. Oggi non mi avete fatto la domanda se è più importante coppa o campionato. La risposta la sapete, la partita di domani. Noi andiamo con tutto quello che abbiamo e spero che lo stadio capisca che andiamo con tutto quello che abbiamo

 

 

 

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