Il Messaggero (G. Lengua) – Il fiore all’occhiello della Roma di José Mourinho è la difesa. È la terza meno battuta del campionato con sole 19 reti subite, la seconda è quella della Juventus (17) e la prima del Napoli (15). Un vero e proprio bunker quasi impossibile da superare. Rui Patricio, dunque, può dormire sogni tranquilli anche perché i giallorossi sono il secondo club ad aver subito meno tiri in porta (64).
E nonostante i pochi tiri e i 9 clean sheet in campionato, il portoghese non ha reso al massimo: la statistica dei Post-shot XG-GA (gol previsti dopo un tiro decurtato dei gol concessi) è negativa e tra le peggiori del campionato. Questo significa che Rui Patricio incassa più gol di quanti ne dovrebbe subire.
La sua fortuna, dunque, è avere davanti a sé una difesa quasi impermeabile che taglia le gambe dell’avversario sul nascere dell’azione. Appare adesso evidente il motivo per cui Mourinho la scorsa stagione ha scelto di abbandonare la difesa a quattro rifugiandosi nel 3-4-2-1.
Il vice, Svilar, non sembra avere le carte in regola per sostituirlo. Pinto si sta già guardando intorno. Un nuovo portiere potrebbe arrivare già questa estate – piace Vicario – fare un anno al fianco di Rui Patricio (in scadenza nel 2024) e poi diventare il titolare.