Corriere della Sera (G. Piacentini) – Secondo pareggio consecutivo per la Roma, che torna da Monza con un punto ma perdendo altri due uomini (El Shaarawy infortunato e Celik espulso, quindi squalificato) per la gara di sabato prossimo all’Olimpico (ore 18) contro l’Inter, che sarà decisiva per la corsa a un posto in Champions League.
A fine partita Mourinho è un fiume in piena: “Tante volte l’attenzione è connessa con la tua condizione fisica e mentale, quando sei stanco non è facile giocare: in campo c’era gente che ha dato tutto, calciatori che stanno giocando al limite, ci mettono l’orgoglio che fa parte del dna di questa squadra. C’è gente che gioca e non ha ancora la qualità per giocare a questo livello, la panchina era inesistente, sapevo che sarebbe stato difficile e i ragazzi hanno fatto il massimo“.
Poi l’attacco all’arbitro Chiffi: “Giocare con il peggior arbitro della mia carriera è dura, e ne ho visti di arbitri scarsi. Non credo che abbia influito sul risultato ma tecnicamente è orribile, dal punto di vista umano non è empatico con nessuno, ha dato un rosso ad un calciatore (Celik, ndr) che è scivolato. È anche un po’ il limite della nostra società che non ha la forza di dire che un arbitro come Chiffi non lo vuole, dobbiamo crescere da questo punto di vista: ci sono società che ricusano gli arbitri. Perché sono andato via prima del 90′? Non volevo più vederlo, avevo una voglia tremenda di prendere il rosso ma dovevo stare con i ragazzi perché sabato contro l’Inter hanno bisogno di me“.