La Repubblica (M. Juric) – “Un buon pareggio” . Mourinho vede il bicchiere mezzo pieno dopo l’1-1 della Roma sul campo del Lecce. Un punto che ferma la corsa Champions dei giallorossi, che raggiungono il Milan in classifica accorciando ancora di più la lotta per i primi 4 posti.
“È stata una partita difficile e intensa – l’ammissione del portoghese – Dal nostro atteggiamento e dalla nostra frustrazione negli ultimi minuti si è visto che non è stato il risultato che volevamo».
Dovevano essere tre punti, ma stavolta nessun colpevole interno: “Il campo era orribile. I giocatori hanno avuto tanti problemi a giocare di prima e la palla si impennava. Così è difficile fare calcio di qualità. Per questo non dico nulla di negativo sia individualmente che a livello di collettivo. Non è il risultato che volevamo ma è un punto in più, non due persi”.
Campo colpevole, tanto quanto l’ennesimo tifoso della Roma che da avversario gioca la partita perfetta. “Il portiere ha fatto delle grandi parate. Merito a lui”. il commento tra il seccato e l’oggettivo di Mourinho.
“Tammy ha giocato bene, ha fatto un’ottima partita – la difesa di Mou all’inglese – L’ultima cosa che dico ai miei è di accusare qualcuno per un errore individuale. In queste partite non avrai mai 10 palle gol, ne costruisci 2 o 3 e devi fare gol“.
La Roma ne ha fatto uno solo con Paulo Dybala (8° in Serie A), tornato sul dischetto del rigore tre mesi dopo l’ultima volta. Ancora contro il Lecce. Ma non è bastato. Nemmeno a placare il rammarico dei giocatori: “Mi è anche piaciuto sentire gente non felice nello spogliatoio. – continua Mou – Per me significa tanto“.