Corriere della Sera (G. Piacentini) – Una Roma non entusiasmante supera lo Spezia, raggiunge in classifica la Juventus e si riporta a due punti dal quinto posto della Fiorentina. In campo con la coppia d’attacco Abraham–Mayoral, la partita è stata risolta da due colpi di testa di due difensori: il primo, dopo appena sei minuti, di Smalling (al primo centro in campionato, aveva già segnato in Conference League contro lo Zorya), e il secondo nella ripresa di Roger Ibanez, al quarto gol in stagione, il terzo in serie A.
A fine partita, José Mourinho è contento solo dei tre punti ma non della prestazione. “Mi piace il risultato – le parole del tecnico portoghese – non mi piace la partita e come abbiamo giocato. A questo punto della stagione, è la cosa più importante”. Il gioco però è stato deludente. “Abbiamo segnato presto e avevamo la gara sotto controllo, poi abbiamo regalato gioco e perso tante palle facili senza avere buona circolazione, non era difficile giocare in vantaggio di un gol. Nel secondo tempo siamo migliorati, mi è piaciuto il sacrificio di alcuni calciatori che sono rimasti in campo anche con qualche problema, ma sul 2-0 non c’è mai stata la sensazione che la partita fosse al sicuro. Li abbiamo lasciati in partita fino alla fine, se avessimo subito gol avremmo rischiato: nella mia carriera non sono abituato a soffrire così in panchina“.
Ancora una volta ha finito in dieci uomini a causa dell’espulsione di Felix. “Preferisco non parlarne perché non ho visto. Continuiamo con questo record incredibile di cartellini gialli, è troppo, non siamo una squadra aggressiva ma dai cartellini che prendiamo sembriamo una squadra di assassini”.
In vista della gara con l’Atalanta preoccupano le condizioni di Smalling, uscito a mezz’ora dalla fine. “Chris avrà sentito qualche dolore per chiedere di uscire prima, non so se sarà a disposizione così come Zaniolo, che ha avuto un affaticamento muscolare in coppa. Ibanez gioca sempre ed è rimasto in campo con qualche dolorino. Contro l’Atalanta sarà dura, è una squadra che ha grande qualità e una rosa importante, può cambiare tanti calciatori anche a partita in corso. È difficile pensare di costruire qualcosa con stabilità. In una stagione senza infortuni, cartellini e senza stanchezza, abbiamo il potenziale per avere una bella squadra che può crescere e competere, non per il titolo ma per qualcosa di importante. Purtroppo però in una stagione ci sono infortuni, cartellini, e c’è stanchezza. Abbiamo bisogno di tempo per avere più potenziale grazie al mercato, che non sarà quello di gennaio“.