Pagine Romaniste – José Mourinho si è presentato ai microfoni della sala stampa di Trigoria per la consueta conferenza pre partita. Infatti domani la Roma scenderà in campo nel delicatissimo incontro con la Fiorentina. Ecco le sue parole:
Sei giorni di lavoro utili, sono tutti recuperati?
“Sì settimana buona perché abbiamo lavorato bene con grande intensità. Smalling nessuna evoluzione, Kumbulla con qualche limitazione si allena con noi. Può aiutare in panchina, a Napoli magari 10-15 minuti. Dopo gente come Renato e Pellegrini hanno avuto una buona settimana di lavoro. Era importante lavorare tutto insieme”.
Fiorentina che partita si aspetta?
“Grande rosa, tanta qualità e tante opzioni. Veramente un’ottima squadra, grande identità e gioca per i nostri stessi obiettivi, questo lo dimostra la differenza punti in classifica”.
Giornata particolare ieri, cosa si aspetta dalla giustizia sportiva?
“Giustizia. Non è stato un problema per me. Mi sono presentata spontaneamente e felice. Il signor Chinè mi ha dato la libertà di poter dire la verità. Non ho mai offeso l’arbitro o messo in dubbio la sua qualità. L’ espressione che ho usato la uso anche su me stesso sia sul lavoro che nella vita sociale. Durante la partita l’arbitro ha dimostrato di avere le carte in regola per fare una buona partita e l’ho detto nel post gara. Mi aspetto solo giustizia“.
Su Berardi?
“Questo è un problema del Sassuolo. Di personalità direi. Quando mi hanno incontrato perché non mi hanno detto nulla, mi saluto con un grande sorriso. Il giorno dopo vanno dalla stampa e parlano male di me. Io se qualcosa non mi piace lo dico subito dopo la partita. Ho il diritto e il dovere di dire questo e difendere il calcio. E questo era il mio intendo. Ci sono cose che non devono succedere in campo“.
Prima di Sassuolo-Roma lei è stato difeso da Pinto. È un segnale positivo per il futuro?
“Per me lui è la Roma. In quel momento ho sentito che la società stava parlando, non mi aspetto sostegno quando sbaglio. Ma quando le mie sono parole normali, mi ha fatto sapere che la società mi ha fatto capire: “siamo qua””.
“Pinto è venuto con me insieme al nostro avvocato Conte. Abbiamo parlato, ma non posso dire più di questo“.