La Repubblica (P. Torri) – Gli acquisti. Le cessioni. I contratti. Il ritardo con cui si è cominciato a rendere operativa quella quasi rivoluzione che è stata programmata per dare nuova vita a una Roma che da troppi anni filtra con un poco lusinghiero sesto posto. Perché a complicare il rallentato mercato della Roma ci mancava soloJosé Mourinho. Sì, proprio lui, lo Special One che i Friedkin hanno esonerato nel gennaio scorso tra urla, insulti e veleni (ancora in corso). E in conseguenza di tutto questo, è proprio Mou l’ostacolo principale nella corsa a uno dei primi obiettivi per quel ruolo di centravanti che è ancora tutto un quiz. Ovvero il numero nove del Siviglia, il marocchino En-Nesyri. Il fatto è che anche il Fenerbahce, il nuovo porto dove Mou ha trovato casa, vuole il marocchino.

E quando Mou ha saputo che il centravanti è nel mirino della sua ex squadra, l’input è stato immediato: “Datemi En-Nesyri”. Sarebbe, anzi è, l’ennesimo sgarbo che il portoghese vorrebbe fare alla squadra che è stata sua per due anni e mezzo, un nuovo colpo alla Roma che già si è sentita dire che al “Fenerbahce sì che si gioca per vincere”. Del resto c’era da aspettarselo nel caso che le strade dei due club si fossero incrociate. Mou non ha dimenticato l’esonero arrivato quando aveva maturato che la convocazione dei Friedkin ci fosse stata per il rinnovo contrattuale per poi trovarsi di fronte al licenziamento.