Mourinho: “A Dybala ho detto che è molto bravo. Come lo scorso anno con la Juventus. Anche Shomurodov ci aiuterà”

José Mourinho, allenatore della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Monza 3-0. Queste le sue parole:

MOURINHO A DAZN

Dybala non ha voluto svelare cosa vi siete detti…

L’anno scorso, nella partita contro la Juventus qui all’Olimpico, quando è stato sostituito gli ho detto: “Sei molto bravo ragazzo”. E oggi gli ho detto lo stesso. Abbiamo sorriso perché abbiamo ricordato che lui segnava di là.

Era da un po’ che non si vinceva in anticipo una partita…

Miglior partita per la tranquillità nel risultato, però è stata una partita più difficile di quello che il risultato dice. Loro all’inizio hanno creato difficoltà nel possesso palla, abbiamo dovuto modo di pressare perché non arrivavamo. È una squadra molto interessante, principalmente quando rientreranno gli infortuni. Dopo, ovviamente, con più spazio ed esperienza potevamo fare gol in più, ma anche loro. Siamo stati equilibrati. Mi dà la possibilità di far riposare Karsdorp e Spinazzola e far giocare Celik e Zalewski. Stiamo bene, piano piano arriviamo.

La squadra sta crescendo, Dybala su tutti. La maturità in fase difensiva è emblematica. La Roma è serena. Ibanez sta crescendo…

Sono d’accordo. Sono contento si parli di Ibanez: è uno di quei ragazzi di cui vedo la differenza. Anche con la palla è più sereno, trova più soluzioni in possesso. Non gioca più automaticamente al quinto. Con il vostro permesso, voglio parlare di uno di cui nessuno parlerà: Tammy. Oggi ha giocato come mi piace. Oggi è stato il mio Tammy. Ovviamente è la serata di Paulo, ma oggi Tammy è stato fantastico. Con lui così, con Belotti e con Eldor che ora si tranquillizzerà, ci aiuterà anche lui.

Dybala si è inserito con umiltà. Si è messo a disposizione del gruppo…

Perfetto. Per me qualche volta c’è il talento che aiuta una squadra, però è isolato dalla squadra. Paulo, con noi, è un grande talento che però gioca con e per la squadra. Anche in fase difensiva, anche se non è nato per questo, fa un lavoro straordinario. Quando stava per uscire mi ha chiesto di restare per fare il terzo, gli ho detto che lo farà con l’Udinese. Viene da una storia di infortuni, ma sta crescendo. Anticipa quello che succederà in Qatar. Magari anche Scaloni (ct dell’Argentina, ndr) deve mandare qualche bottiglia di vino in più perché avrà un giocatore fantastico.

Su Galliani…

Un grande. Con grande amicizia e sportività, anche quando ero all’Inter. Lo ricorderò sempre: dopo aver vinto un derby per 4-0 lui e Berlusconi sono venuti nello spogliatoio per congratularsi. Siamo nemici solo nella partita. Un grande abbraccio.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Dybala sta trovando la condizione…

Sono d’accordo. Però lasciatemi andare in un’altra direzione, oggi è troppo ovvio e facile parlare di Paulo e di quello che sta facendo con noi, della sua storia. 100 gol in Serie A, è troppo facile parlare di lui. Per me oggi è la serata di Tammy, una partita straordinaria senza segnare. Quando non sono contento della sua gara lo dico, oggi sono superfelice, ha vinto tutti i duelli individuali, ha creato mille problemi agli avversari, anche a livello di pressing e di copertura. Oggi è il mio uomo, sarebbe troppo facile parlare di Paulo. Anche la squadra, con qualche cambio e qualche giocatore che ha fatto bene contro una squadra non facile, che è stata sempre nella partita al di là del risultato. Quattro partite e dieci punti, stiamo benino e dobbiamo continuare, ora avremo tre trasferte di fila, difficile ma dobbiamo andare.

Come sta Dybala? Gli altri infortuni?

Kumbulla ed El Shaarawy, non mi sembra che Paulo abbia grandi problemi. L’ho cambiato perché lo vedevo con tanto entusiasmo, non mi sembrava che sarebbe stato capace di abbassare il livello e ho pensato che domenica sarà molto difficile, era meglio dargli riposo a lui e a Lorenzo, ragazzi fondamentali per noi.

Nei tre successi della Roma, avete lasciato il pallone agli avversari…

No, noi vogliamo il pallone ma l’avversario è bravo. Nel primo tempo abbiamo trovato difficoltà nel pressare, dopo aver bevuto abbiamo aggiustato qualcosa. Siamo una squadra che vuole giocare, che ha qualità e creatività. Sappiamo di aver la capacità di recuperare palla ed essere aggressivi, principalmente con Zaniolo che ci manca tanto. Abbiamo qualità, potendo scegliere vogliamo il pallone.

C’è la possibilità di prendere qualcosa in difesa?

Con onestà, senza l’infortunio di Wijnaldum e senza l’arrivo di Camara, penso che un difensore centrale doveva arrivare. Un po’ come l’anno scorso, quando si è fatto male Spinazzola e abbiamo dovuto lasciare un centrale per un terzino sinistro. Non ho coraggio di pressare il direttore o la proprietà, di dire a voi, non faccio la foto col piede sul tavolo aspettando qualcosa. Il lavoro che stanno facendo è fantastico, con tutte le limitazioni che abbiamo noi, anche a livello di financial fair-play sembra che per noi esiste e non per tutti. Il direttore e la proprietà hanno fatto un mercato straordinario, giocatori di altissimo livello con un investimento di 7 milioni, per gli altri parliamo di svincolati e prestiti, con stipendi, arrivare all’ultimo giorno e chiedere un centrale non ho coraggio. Sanno che ne abbiamo bisogno, ma anche che mi pagano per trovare soluzioni. L’anno scorso abbiamo inventato Zalewski terzino sinistro, quest’anno inventeremo altro. Non penso che faremo qualcosa, andiamo avanti. Magari Vina centrale, Karsdorp centrale, vediamo giorno per giorno.

Com’è arrivato Belotti?

Ha lavorato tanto, con personal trainer, non con una squadra. Non si è allenato col Palermo, ma da solo. Gli manca il pallone, gli mancano agilità e intimità col pallone, quella palla lì uno che si allena da due settimane sicuramente la mette forte e fa gol, questo è Belotti. L’ho messo più per la sua motivazione, per lo sforzo che ha fatto per arrivare, per i rischi che si è preso aspettando per venire da noi. Il ragazzo è felice, 10, 15, 20 minuti può farli perfettamente, se mi chiedi se inizia domenica a Udine ti dico no, panchina. A poco a poco arriva presto, perché lo stato emozionale è molto alto.

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