Pagine Romaniste – José Mourinho, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Helsinki. Queste le sue parole:
Che cosa sa del Paese?
E’ la seconda volta che vengo. Abbiamo bisogno di vincere e non sarà facile. All’andata, dopo la partita, ho provato a dire che 11 contro 11 sarebbe stato difficile e 11 contro 11 non è stato facile. Nel secondo tempo abbiamo avuto facilità per l’uomo in più. Non sarà un match facile nemmeno per loro. Partita difficile, non siamo venuti in vacanza. Vogliamo rimanere nelle competizione, non vogliamo andare in Conference dove siamo detentori del titolo, ma rimanere in Europa League.
A proposito del campo…
Non voglio piangere, non darebbe alcun vantaggio. Dobbiamo giocare in queste condizioni e non importa dove sia. Dobbiamo concentrarci solo su questo. Giocare su un terreno artificiale non è calcio, cambia il gesto tecnico. Chi è abituato a giocare qui è avvantaggiato.
Che cosa teme di più?
Non voglio dire temere, ma sapere e conoscere. Essere preparati. Dopo la partita in casa ho fatto i complimenti all’allenatore. Sono organizzati. Penso che negli ultimi anni, nella loro zona, è una zona di grande evoluzione calcistica. 20 anni fa potevi trovare qualche giocatore molto bravo, ma squadre non tante. Oggi tu vedi squadre di questa zona molto ben organizzati con allenatori preparati. E’ una squadra che sa quello che vuole fare, che aveva una buona identità. Come ho detto 11 contro 11 era difficile. Pensando che domani, 11 contro 11, sarà una partita dove dobbiamo giocare ad alto livello. Avversario difficile.
Questa può essere la partita della resurrezione dell’attacco?
Quando si parla in modo positivo sono molto felice di esaltare l’individuale. Quando l’approccio è negativo non mi piace. L’ho fatto già qualche volta perchè esce davanti alla stampa. Per principio è una cosa che non mi piace. Siamo noi come squadra che dobbiamo segnare di più, non voglio andare sull’individualità.
L’Helsinki è tanto dietro nel Ranking Uefa…
Non mi interessa il Ranking, per niente. Mi interessa quello che succede in campo. Abbiamo giocato contro di loro e non ho sentito questa differenza. Il Ranking è come le statistiche della partita. Gli unici numeri che non si possono smentire sono i gol che una squadra segna e non segna e i punti quando vinci. Le altre sono statistiche che puoi interpretare. Per me è una buona squadra. Quando parli del campo ho già risposto prima. Chi è abituato ad allenare ogni giorno e a giocare ogni partita in casa è un vantaggio. L’anno scorso abbiamo giocato due volte sul sintetico e abbiamo raccolto due sconfitte, di cui una storica. Abbiamo avuto l’opportunità di mettere la verità davanti a tutti quando abbiamo ammazzato il Bodo all’Olimpico. Domani questa opportunità non c’è. Non c’è partita all’Olimpico, l’abbiamo già fatta. Se domani perdiamo siamo fuori. Per questo non sono venuto in conferenza per parlare del campo.
Nella manovra sta trovando un po’ più di difficolta sugli esterni?
Una squadra che ha problemi di manovra è una squadra che non crea opportunità da gol. Se nell’ultima partita non abbiamo creato 10 chance, contro l’Atalanta ne abbiamo create 15. La manovra è positiva. A livello di esterni per infortuni non abbiamo giocato 2-3-4 partite di fila con gli stessi esterni. Lo stesso Zalewski sta giocando a destra. Karsdorp si è operato, Celik è infortunato da un mese, Spinazzola dopo l’infortunio fa ancora un po’ di fatica. A livello di manovra non sono d’accordo. Nel calcio i numeri obiettivi, che sono veri, sono i gol che fai, i punti che fai. Fino ad ora abbiamo segnato poco per quello che abbiamo giocato.