La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Silenzio assoluto. Del resto, non è una novità quando c’è l’Inter. Anche ieri, infatti, José Mourinho ha preferito non parlare, senza svolgere la consueta conferenza stampa prepartita. Troppo rischioso parlare quando sei nel bel mezzo di due affetti, di due sentimenti contrapposti. E così esattamente come era successo prima della sfida d’andata (4 dicembre scorso, con l’Inter che vinse 3-0 all’Olimpico) e prima della gara di Coppa Italia (8 febbraio, altro successo nerazzurro per 2-0, stavolta a San Siro) Mou ha fatto il suo Triplete dei silenzi. Del resto, il rischio sarebbe stato comunque di scontentare inevitabilmente qualcuno tra i tifosi nerazzurri (che continuano a vederlo come un’icona storica) e quelli giallorossi (che lo adorano come si fa con un capopolo o un re). E allora meglio tacere, Mou tornerà a parlare oggi, subito dopo la fine della partita.
È chiaro che per il portoghese non sarà una gara facile, di certo sarà speciale. Basti pensare a come San Siro lo ha accolto proprio in Coppa Italia, 12 anni dopo il suo addio, facendolo emozionare subito, all’ingresso in campo. Immagini che probabilmente si ripeteranno anche oggi, anche se la posta in palio è molto più alta. L’Inter si sta giocando la chance di bissare lo scudetto, ma Mou a San Siro ci va per vincere. Un successo, infatti, permetterebbe alla Roma di restare quinta, continuare a mettere paura alla Juventus in chiave Champions e preparare al meglio la trasferta di Leicester di giovedì prossimo, per l’andata della semifinale di Conference League. Nelle 42 precedenti partite in cui il portoghese ha affrontato le sue squadre da ex, il bilancio è di 19 vittorie, 8 pareggi e 15 sconfitte.