Il Messaggero (S. Carina) – Noi, solo noi, avanti insieme”. Sembra lo slogan di una campagna abbonamenti. E invece è il messaggio di José Mourinho alla squadra a cavallo della mezzanotte tra il 31 dicembre e ieri che introduce il nuovo anno. Adesso è l’ora di fare quadrato, di cercare compattezza per provare a perseguire gli obiettivi, qualificazione in Champions e coppe, d’inizio stagione: “È per i tifosi che dobbiamo dare tutto e andare oltre i nostri limiti – ha detto ancora il tecnico portoghese – Non dobbiamo mollare mai niente”. Non passa tuttavia inosservato come nel cerchio magico disegnato da Mou non figuri il club, inteso come proprietà e/o dirigenza. Resta una mera constatazione, altrimenti si rischierebbe poi di fare l’esegesi delle parole e del pensiero dello Special.
E allora tanto vale limitarsi alla forza positiva del messaggio. Che deve unire anziché dividere. Anche perché le incomprensioni ci sono. “Sono sei mesi che conosciamo la situazione”, l’ultima bordata del tecnico. Così, già domani in Coppa Italia, con Mancini alle prese con la pubalgia, Ndicka in Coppa d’Africa, Smalling desaparecido e Kumbulla ancora non pronto a rientrare dopo l’operazione ai legamenti, toccherà a Cristante scivolare dietro, affiancato da Llorente e…Celik. Al di là delle dichiarazioni di rito, lo sguardo dello sciamano portoghese è già all‘Atalanta, nuovo spareggio per non perdere ulteriore terreno dal quarto posto, che anticipa soltanto di una settimana la trasferta di San Siro contro il Milan che potrebbe avere come prologo un derby nei quarti in Coppa Italia. Insomma, partite non mancano.