Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Ma davvero Mou li metterà in campo tutti insieme oppure, quando il gioco si farà duro, qualcuno finirà in panchina? Non sappiamo ancora se la Roma dei Fab Four –Abraham, Dybala, Pellegrini e Zaniolo– arriverà al 2 settembre però è già storia che si è aggiunto anche Wijnaldum a formare i Fab Five. Tutte le squadre, all’inizio, incuriosiscono, ma la Roma di più. La prova generale è arrivata nella presentazione all’Olimpico contro lo Shakhtar Donetsk e ha funzionato. Gli attaccanti, si sa, sono al centro del mondo del pallone. Paradossalmente però, in mezzo a tanti nomi scintillanti, l’uomo fondamentale dell’instant team costruito da Mourinho è un centrocampista difensivo di 34 anni, arrivato a parametro zero: Nemanja Matic.
Il serbo è già stato alle dipendenze di Mou con il Chelsea e il Manchester United ed è sempre stato nella lista ristretta del g.m. Tiago Pinto, tanto più a parametro zero. Schermo protettivo davanti alla difesa, recuperatore di pallone ma anche regista a due tocchi, torre sui corner a favore e contro, con un curriculum importante: 3 Premier League, una FA Cup, una Coppa di Lega inglese e una portoghese, 48 presenze con la Serbia. Prima di tutto, Matic è un uomo squadra: non ha battuto ciglio quando Dybala ha chiesto la maglia 21 e ha preso la 8, risponde già in buon italiano alle prime interviste a bordo campo. Dividerà ruolo e minutaggio con Cristante perché la Roma vuole alternative importanti in tutti i ruoli.