Mou prova a vincere senza Joya

Il Messaggero (A.Angeloni) È l’ora delle scelte, anche coraggiose. Del resto è lo stesso Mourinho a sostenere che la sua squadra non ce la faccia a giocare, ad alto livello e con una certa intensità, tre gare in una settimana. In questo caso la terza (a Cremona) esce dai sette giorni ordinari, ma le prime due (Verona e Salisburgo) sono a distanza dei soliti quattro giorni. Il turn over, che Mou non gradisce in generale e in particolare in questa situazione in cui non crede di avere una rosa larga a disposizione, diventa comunque obbligato. È importante la sfida di stasera con il Verona e lo sarà quella di giovedì con il Salisburgo. Restare aggrappati alla corsa verso la Champions (specie dopo la vittoria del Milan ieri a Monza e quella dell’Inter con l’Udinese) e rimanere incollati all’Europa League, ribaltando la sconfitta (1-0) dell’andata, questa la doppia missione, cercando di evitare infortuni, ricadute o stress vari sui calciatori “stanchi”. I problemi denunciati dallo Special sono ormai noti: “Non posso occuparmi di giovedì se devo pensare al Verona. La squadra paga una certa stanchezza“, queste le sue parole dopo la sfida in Austria. In più: stasera non ci sarà Dybala, non uno qualsiasi e la speranza è che ci sia in grande spolvero giovedì. Pellegrini ha provato ieri e oggi ripeterà il test e si capirà se potrà sopportare il doppio impegno.

Pellegrini ha provato ieri e oggi ripeterà il test e si capirà se potrà sopportare il doppio impegno, ma tira aria di panchina, Matic è uno di quelli che sta accusando un po’ di stanchezza e così El Shaarawy, che resta uno dei più propositivi verrà riproposto. Lì davanti si fa sempre più concreta la possibilità di vedere Volpato, che col Verona ha sempre qualcosa da dire più degli altri. In fila ci sono giocatori che roramai sono in naftalina, vedi Belotti, oppuee Camara o anche lo stesso Bove, per non parlare di Solbakken che spera in uno spiraglio in campionato, visto che la lista di Europa League si è chiusa.

C’è anche Karsdorp che spera di essere reintegrato anche tecnicamente dopo esserlo moralmente e quel posto là a destra potrebbe tornare suo da un momento all’altro, magari anche questa sera stessa. L’olandese ha bisogno di mettere minuti nelle gambe. Zalewski verrà probabiilmente parcheggiato a sinistra. Mourinho ha bisogno di riportare ad una condizione accettabile tutti, specie Wijnaldum, che è stato fermo circa sei mesi e ultimamente lo abbiamo visto in campo per poco tempo delle partite contro Lecce e Salisburgo.

 

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti