La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – José Mourinho vede la luce in fondo alla fine di un tunnel di risultati negativi che inchiodano la Roma a una mediocrità che non gli appartiene. I numeri sono impietosi, lo Special One come media punti in campionato è il nono allenatore giallorosso da Capello in poi, senza contare le 9 sconfitte in 21 partite, un dato che la Roma non registrava dal 1978-79. Ci sono voluti gli arrivi di Maitland-Niles e Sergio Oliveira per restituirgli l’abbozzo di un sorriso.
I nuovi arrivi, insieme a Rui Patricio e Tammy Abraham, possono essere i pretoriani che servono per lanciare la rimonta. Il futuro comincia oggi contro il Cagliari. “Abbiamo fatto un punto nelle ultime 3 partite, ma dimentichiamole. Non avrei mai pensato che avremmo preso Oliveira, non pensavo che sarebbe stato possibile questo colpo. Non è un regista, ma è un centrocampista centrale che sa fare tutto e può migliorare tanto la squadra dal punto di vista dell’organizzazione. Il segreto è che ha esperienza e viene da un club che ha una mentalità che conosco bene. Ho pensato subito che poteva essere il giocatore giusto per noi, visto che è multifunzionale e sa tirare da fuori. Migliorerà la rosa. Questa finestra di mercato è stata positiva, abbiamo preso subito due giocatori e questo è stato merito di Tiago Pinto” ha detto il tecnico in conferenza stampa.
“Se pensiamo che sono andati via Calafiori, Mayoral e Villar, che hanno giocato pochissimo, e sono arrivati due come Maitland-Niles e Oliveira, è un miglioramento. Abbiamo fatto un grande sforzo per quelle che sono le nostre possibilità. Oggi il mercato è complicato anche per chi ha tanti soldi da spendere, figuriamoci per noi. Non mi aspetto nuovi giocatori, abbiamo fatto quello che era possibile e sono contento di come sono andate le cose” ha aggiunto Mourinho. Se oltre a Reynolds uscisse anche Diawara (e magari Fazio e Santon), a quel punto potrebbe partire l’assalto a Kamara del Marsiglia, svincolato a giugno.