Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Assenze, dubbi e pretattica. José Mourinho ha parlato giovedì sera dopo la sconfitta contro il Milan, l’ottava in 20 partite di campionato, e non ha tenuto la conferenza stampa pre-gara. Non importa se era la vigilia di Roma–Juve, che per i tifosi rimane un big match anche se tutte e due le squadre hanno una classifica molto deludente.
La certezza è la difesa da rifare, viste le squalifiche che Karsdorp e Mancini hanno rimediato a San Siro. Le voci di tutta la giornata, invece, si sono rincorse sui nomi di uno o due giocatori positivi ai tamponi rapidi. Tutto il gruppo squadra è stato sottoposto a un nuovo controllo nel pomeriggio e il club si è trincerato dietro la difesa più totale della privacy. Mou, che da tempo non dà più nemmeno la lista dei convocati, si è trovato nella sua comfort zone: ad Allegri il compito di preparare la partita con il numero minimo di informazioni sull’avversario.
La Roma è stata attentissima anche nella scelta del video e delle fotografie del primo allenamento a Trigoria di Maitland-Niles: tutte le immagini lo hanno immortalato in compagnia del gruppo delle riserve. L’unica notizia che si poteva ricavare era la presenza di Borja Mayoral, evidentemente negativizzato. Tre sono i giocatori in dubbio: Pellegrini, che non si è allenato dopo il fallo quasi terminale subito da Krunic in Milan–Roma, Zaniolo e Veretout. Mou spera di averne almeno due, Pellegrini sembra il più probabile.
L’ultimo allenamento ha permesso di provare la possibile formazione e anche le eventuali correzioni in corsa. L’emergenza è assoluta e Mourinho potrebbe anche tornare all’antico, cioè al 4-2-3-1 contro una Juventus schierata a specchio. Se così dovesse essere, Maitland-Niles partirà dal primo minuto nel ruolo di terzino destro. Non gioca dal 20 novembre (38 minuti in Liverpool-Arsenal 4-0) e l’ultima volta che è rimasto in campo per tutta la partita risale al 7 novembre (Arsenal-Watford 1-0).
Resta, naturalmente, anche l’ipotesi del 3-5-2, modulo di riferimento degli ultimi mesi per schierare Zaniolo in posizione più centrale e avanzata, accanto a Abraham. In questo caso i tre centrali difensivi saranno Ibanez, Smalling e Kumbulla; uno dei due esterni di centrocampo può essere El Shaarawy; aperto il ballottaggio per il compagno di reparto di Abraham.