La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Mourinho cala il tris e porta a casa la qualificazione ai gironi di Conference League. Tra l’altro, con una prestazione di alta qualità e con il ritorno al gol di Zaniolo, autore della rete del 2-0. Nicolò ha pianto, sfogando così la gioia dopo quasi un anno di sofferenza. Mentre piangeva sono arrivati Pellegrini, Ibanez, Mkhitaryan e pian piano tutti gli altri per abbracciarlo e fargli sentire quanto la Roma tenga a lui.
Il Trabzonspor era venuto a Roma per provare a vincere e per riuscirci Avci aveva studiato la marcatura a uomo a tutto campo di Bakasetas su Cristante, ma i giallorossi si sono subito assestati, mandando più basso Veretout e alzando l’azzurro. Da questa situazione è nato il primo gol giallorosso, da lì la Roma si è sciolta e ha trovato maggiori sicurezze, iniziando ad andare in verticale, con Pellegrini che si è reso pericoloso in tre occasioni. Possesso ridotto al minimo e folate in verticale, a far male negli spazi all’avversario. La squadra ha trovato energie infinite in Cristante, giocate preziose in Pellegrini, parate decisive di Rui Patricio e l’assistenza continua in attacco da parte di Karsdorp. Anche chi entra gioca con fiducia, credendo di poter trovare sempre la giocata giusta al momento giusto. La qualità dei singoli ha fatto la differenza, chiudendo definitivamente la contesa a favore dei giallorossi. Mourinho cala così il tris in apertura (negli ultimi 30 anni di Roma c’era riuscito solo Rudi Garcia).