La Repubblica (F. Ferrazza) – “Non c’è niente di più bello che segnare e vincere davanti a questo pubblico che amo dal primo giorno e che mi ha fatto sentire a casa da subito. E tra tre mesi rilascerò anche un’intervista in italiano“.
Contiene a fatica la sua gioia, Tammy Abraham, uomo vittoria di una serata che porta tre punti pesantissimi nella classifica della Roma. Lanciati alla rincorsa del quarto posto, i giallorossi si aggrappano al loro centravanti, battendo il Torino (1-0), infilando quindi la seconda vittoria consecutiva in campionato, e consolidando il nuovo assetto tattico (3-5-2).
“Vittoria importantissima per noi – sorride Mourinho – mi piace vincere più così che 5-0. È un successo di sforzo e concentrazione del gruppo. Non c’erano Veretout e Cristante e sono molto contento della prestazione di chi ha giocato. Questa vittoria è più importante di altre perché è arrivata da chi gioca poco, di Diawara, Mkhitaryan, Carles Perez, la vittoria della squadra».
Mourinho è euforico e spiega il segreto della convivenza tra Abraham e Zaniolo. “Un feeling che comincia fuori dal campo, da un piccolo gruppo di ragazzi giovani, che stanno insieme e sono fantastici. E magari fa bene a Zaniolo che impara l’inglese. La loro connessione in campo si vede“.
Tegola per Lorenzo Pellegrini (“Lo rivedremo tra qualche settimana“), bloccato a un quarto d’ora dall’inizio della gara per un problema muscolare alla coscia destra che l’ha costretto a lasciare il campo, costringendo Mourinho a cambiare subito una squadra già provata dalle assenze di Veretout e Cristante.
Al posto del capitano della Roma è entrato Carles Perez, mentre Lorenzo è rimasto in panchina con una borsa del ghiaccio sulla coscia. D’altra parte è un po’ di tempo che Pellegrini gioca trascinandosi un problema al ginocchio che non gli permette di lavorare al meglio e che l’ha costretto anche a saltare gli ultimi impegni della nazionale.
Nelle prossime ore verranno effettuati gli accertamenti del caso per valutare l’entità dell’infortunio al quadricipite, con il numero 7 che intanto salterà la trasferta di dopodomani a Bologna, turno infrasettimanale di campionato. Impegno prima di Roma – Inter di sabato all’Olimpico, con il ritorno di Dzeko, da avversario, nello stadio che l’ha visto protagonista per anni con la maglia giallorossa addosso.
Curioso ritardo al fischio d’inizio per colpa dell’inno “Roma Roma” mandato a ridosso dell’inizio della gara. L’arbitro Chiffi ha aspettato tre minuti in più prima di poter dare il via alla partita, tardando in attesa che la canzone di Venditti finisse. Il club giallorosso sarà multato, come già accaduto in passato, dando seguito a una diatriba a distanza con la Lega per la questione dell’inno voluto da Mourinho subito dopo le note ufficiali della Serie A.