Corriere della Sera (G. Piacentini) – È buona la prima per la Roma di José Mourinho, che nell’andata del turno preliminare di Conference League vince 2-1 in Turchia contro il Trabzonspor grazie ai gol di Pellegrini e Shomurodov, alla terza rete consecutiva dopo le due in amichevole contro Betis Siviglia e Raja Casablanca.
Una vittoria sofferta per i giallorossi, che però fa felice il tecnico portoghese, che riconosce il valore dell’avversario: “Il Trabzonspor non è una squadra da Conference League – le sue parole nel dopo partita -. La gente pensava fosse facile, ma questa partita poteva essere tranquillamente un preliminare di Europa League o di Champions League. Quella turca è un’ottima squadra, hanno un pubblico che li ha sostenuti per 90′, non è stato facile. Ho visto una Roma equilibrata, nel primo tempo siamo stati molto solidi, nella ripresa abbiamo sofferto un po’ sul piano fisico, soprattutto gente come Veretout e Cristante che ha lavorato poco quest’estate. Giovedì prossimo parlerà l’Olimpico e speriamo di poter conquistare il passaggio del turno“.
Come aveva fatto alla vigilia del match, lo Special One sottolinea la professionalità della squadra, che al ritorno dalla Turchia ha dormito a Trigoria e comincia ricomincerà ad allenarsi per preparare al meglio l’esordio in campionato contro la Fiorentina, domenica sera: “Magari le signore e le fidanzate non saranno felici (ride; ndr), ma è quello che dobbiamo fare per recuperare le energie: le vacanze sono finite“.
Una mentalità che, nelle aspettative della tifoseria giallorossa, dovrà portare alla vittoria di un trofeo. Mourinho però mette le mani avanti e sottolinea che la squadra non è quella che era nei suoi piani: “La vittoria non è solo un sogno della tifoseria, ma di tutti i professionisti perché non si gioca a calcio per divertirsi, ma per vincere. Non possiamo però dimenticare che siamo finiti 29 punti dietro l’Inter e che per due stagioni di fila siamo arrivati sesti o settimi. La società ha fatto un mercato fantastico, ma è stato un mercato di reazione e non pianificato, dopo l’uscita di Spinazzola e Dzeko. Voglio dire che mi manca qualcosa e spero che arriverà, magari l’estate prossima“.