La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Sacro e profano arrivano a toccarsi nella notte che porta alla Resurrezione. José Mourinho, infatti, porta la Roma a scavalcare d’un colpo Inter e Milan e a sedersi al 3° posto. Intendiamoci, non è un miracolo, ma il modo migliore per legittimare il fatto di essere Special One, basti pensare che contro il Torino è arrivata il 17′ incontro stagionale senza gol subiti. Però Mou precisa: “Sicuri che la Juve non abbia 15 punti in più? Siamo in Italia…”, E poi aggiunge: “La cosa che mi è piaciuta di più sono i punti. Siamo tutti “risultatisti”, vogliamo solo vincere. Il resto è solo una bugia”.
I titoli di coda sono scintillanti perché, a chi gli chiede delle critiche di Cassano al suo gioco, risponde: “Ognuno è libero di fare critiche, ma un conto è chi lavora sul serio, altro è Antonio che si diverte. lo ero in tre club dove è stato lui: Real. Roma e inter. A Madrid è ricordato colo per la giacca con cui si è presentato. alla Rema per aver vinto una Supercoppa senza giocare e all’Inter per non aver vinto neppure una Coppa di Lombardia. lo invece ho vinto in tutte tre î posti. Non ho un problema con lui, e ini che lo avrà con me. masi ricordi che poi arriva un Mario Livaja e dopo è dura…“. Sconcerto: che significa? Significa che nella stagione 2012-13 l’allora baby croato in allenamento pensò bene di far capire a Cassano chi era più forte con le mani. Chissà se Antonio lo avrà dimenticato.