Mou, che lezione sui cori razzisti. Ora va seguito

Corriere dello Sport (A.Di Caro) – “Sei uno zingaro, sei uno zingaro”, il coro forte e chiaro è stato ripetuto incessantemente dalla Curva Sud romanista nei confronti di Stankovic, tecnico serbo della Sampdoria con un lungo trascorso nella Lazio. Deki è rimasto in piedi, fiero, davanti alla sua panchina, mentre gli insulti proseguivano, fino a quando José Mourinho ha detto basta. L’allenatore della Roma, che con Stankovic giocatore ha condiviso i trionfi nel periodo interista, si è alzato dalla sua panchina ha fatto un leve cenno di no col volto e poi alzando la mano verso i suoi tifosi ha fatto chiaramente intendere che era il caso di smetterla.

Il leader e condottiero della Roma e dei romanisti è stuto ascoltato: i cori si sono fermati. Questo gesto ha salvato la Roma da una multa molto più salata rispetto agli 8 mila euro comminati, ed evitato la chiusura dei settore per la prossima gara interna. Mou si è comportato da uomo dando una lezione di civiltà. Se i protagonisti più importanti, influenti e segreti – si tratti di dirigenti, allenatori, capitani e semplici giocatori -, facessero come Mou, tanti cori ed episodi odiosi che ciclicamente ascoltiamo e vediame negli stadi, diminuirebbero.

Le prese di distanza di campioni e leader verso i propri tifosi rappresentano per questi ultimi un deterrente a ripetere certe scempiaggini molto più forte rispetto a qualsiasi multa che tanto non saranno mai loro a pagare.

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