Il Giorno (A. Nidasio) – Carolina Morace, allenatrice che un anno fa alla guida del Milan Femminile lottava per il titolo contro la Juventus e la Fiorentina, ha rilasciato un’intervista. Ecco le sue parole:
Il calcio femminile, come quello maschile, è fermo da un mese per l’emergenza Coronavirus. C’è il rischio che questo stop metta a rischio le categorie meno tutelate?
Assolutamente no. Damiano Tommasi è stato molto chiaro, se il campionato di Serie C è al sicuro, non c’è ragione di preoccuparsi. Se fossi una giocatrice starei certamente tranquilla.
Quale scenario si immagina nei prossimi mesi?
I campionati si sono fermati per una dura emergenza sanitaria purtroppo, che stiamo ancora combattendo. La crisi è lontana dall’essere sconfitta, anche se i dati degli ultimi giorni evidenziano un calo, per questo mi sembra folle parlare di ripresa ora.
Prima di questo stop forzato a che punto era il calcio femminile in Italia?
Allo stesso punto in cui era un anno fa. E’ stata data una maggiore attenzione a livello mediatico ma la distanza dal livello professionistico è siderale.
A livello del calcio giocato invece ci sono stati progressi?
Il campionato di Serie A ancora non mi ha entusiasmato: non ho visto bellissime partite se non un match tra Inter e Fiorentina e qualche gara ben interpretata dalla Roma. Ma se vogliamo entusiasmare sempre di più i tifosi dobbiamo presentare un prodotto valido. Meglio invece la Nazionale, che non era partita bene nel cammino di qualificazione agli Europei ma è cresciuta nei mesi successivi portando a casa risultati positivi. E non si dica che dipenda dal pubblico o dall’attenzione mediatica: la mia generazione è diventata due volte vice-campione d’Europa e veramente all’epoca non ci si filava nessuno.