Montella: “Numericamente la sconfitta non ci sta. La Roma ha meritato, ma ci abbiamo provato fino alla fine”

Vincenzo Montella, allenatore della Fiorentina, è stato intervistato durante il post-partita di Fiorentina-Roma 1-4. Queste le sue parole:

MONTELLA A SKY SPORT

Troppa differenza di qualità tra le due squadre?
Numericamente non ci sta questa sconfitta. La Roma ha meritato di vincere ma la Fiorentina ci ha provato alla fine. Un po’ di differenza c’era ma siamo rimasti aggrappati alla partita fino al 3-1. Con un pizzico di fortuna nei momenti decisivi potevamo raddrizzarla. La squadra ha corso fino alla fine, sul 4-1 ha perso qualche speranza. Ringrazio ancora una volta i giocatori perché ognuno di loro ha dato tutta l’energia e c’è poco altro da dire. Il momento migliore è quando abbiamo fatto l’1-2. Nel secondo tempo il canovaccio era lo stesso ma quando hai giocatori di qualità ti abbassano il ritmo, ti fanno giocare con meno veemenza. Fino al 3-1 eravamo in gara. Mi dispiace moltissimo ma credo che chi era allo stadio ha visto l’impegno fino all’ultimo dei giocatori, anche dopo il 3-1. Quello è stato più orgoglio che altro. Ad oggi si è vista un po’ di differenza in campo.

La classifica è diventata pesante. Che soluzione può adottare?
Quando avevamo trovato equilibrio abbiamo perso i nostri due giocatori davanti per un motivo o per un altro. Abbiamo il centrocampo in calo per un motivo fisiologico. Se non li cambio è perché penso che ci siano pochi ricambi. C’è stato qualche calo di qualche giocatore ma nell’arco di una stagione ci sta. A me interessa che la squadra sia convinta, che abbia speso tutto per il compagno, per la squadra e per chi ci segue. Ovviamente la differenza tra le due squadre era abbastanza evidente. Adesso viene la sosta fortunatamente, se ci sarà ancora il sottoscritto ci sarà ancora la stessa voglia e determinazione di cambiare il trend.

Non dà per scontato di rimanere?
Non lo so, se non c’è prova contraria no. Se fino ad oggi la società non mi ha mandato via è perché pensa che stia lavorando in un certo modo rispetto agli obiettivi prefissati ad inizio stagione.

La classifica è in linea con il valore della squadra?
No ma è successo un po’ di tutto no? Sennò guardiamo solo i numeri. Bisogna guardare anche l’andamento e tutte le situazioni che ci sono e che capitano. Credo si possa fare di più. Al netto dei calciatori siamo molto competitivi. Va ovviamente completata la squadra che è stata fatta in 40 giorni non c’è stato tempo di arrivare agli obiettivi prefissati. Possiamo sicuramente avere una classifica migliore ma ci sono e ci sono state attenuanti non da poco.

Avete comunque avuto una reazione anche oggi…
Questa era una delle cose che ho detto e di cui sono orgoglioso. Nei momenti di difficoltà gli uomini hanno risposto e vuol dire che pensano che la guida sia giusta internamente. Il calcio è fatto di episodi che li determina chi ha qualità prevalentemente, lo abbiamo visto anche oggi. Ho voglia di lavorare e sono convinto che si possa cambiare il trend. Sono orgoglioso che anche oggi i ragazzi abbiano dato qualsiasi cosa potessero dare.

Questa squadra ha bisogno di un centravanti e di un Chiesa in doppia cifra…
Io credo che a fine mercato si debba vedere la classifica dei gol nella storia dei giocatori per vedere dove si può arrivare.

MONTELLA IN CONFERENZA STAMPA

Se la Fiorentina ha dato il massimo i valori sono distanti con la Roma?
Ho detto che potevamo anche vincere. Sul 2-1 potevamo cambiare la partita con un pizzico di fortuna. La squadra si è spesa e hanno dato tutto quello che avevano in corpo e lo ha capito anche il pubblico. Io sono qua e sono convinto che si possa invertire la tendenza.

Non è il caso di iniziare a parlare di salvezza?
Non è una cosa da evidenziare. La classifica è molto brutta e per i valori della squadra al completo potevamo avere qualche punto in più. Per il resto dipende dal mercato e dalla crescita dei ragazzi.

Se si guarda allo specchio, come si sente?
I numeri sono brutti e vanno divisi tra lo scorso campionato e questo. Sono due esperienze diverse. Io sono qua, ho voglia di fare, la squadra mi segue e penso di poter dare qualcosa.

Ha parlato con i dirigenti? Lo spogliatoio?
Non ho parlato con nessuno. Il clima è brutto, c’è un po’ di sconforto dovuto alla partita. Ora vanno in vacanza e il morale non può essere alto.

Il mercato come può cambiare questa squadra?
Non ho fatto io il mercato. In un momento ho detto che per avere degli obiettivi si deve fare conto dei gol che abbiamo in rosa. Abbiamo fatto la squadra in 40 giorni ma non abbiamo raggiunto alcuni obiettivi. Quando abbiamo trovato la quadratura a livello tattico ci è mancato due giocatori in avanti. Ai ragazzi non posso rimproverare niente perché mi hanno dato delle risposte. Da fine mercato la società conosce il mio pensiero, sa che per fare il mio calcio c’è bisogno di qualcosa e non devo dire pubblicamente che cosa. La società sa cosa serve.

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