Il Tempo (E.Menghi) – Chi viene e chi va, chi cerca vendetta e chi ha dolci ricordi: è un Roma-Milan all’insegna degli ex. Di recente l’asse di mercato si è consolidato, ha portato El Shaarawy nella capitale, Romagnoli e Bertolacci nella rosa rossonera, ma tra scambi mancati, tentativi passati e idee futuribile la lista si allunga. Basta vedere chi c’è in panchina, da un lato Spalletti e dall’altro Montella, maestro e allievo si potrebbe azzardare. Perché nella prima Roma del tecnico toscano c’era quell’Aeroplanino che sta risollevando il Milan dopo annate deludenti trascorse lontano dai riflettori, e dall’Europa. Lunedì si torna a giocare per il sogno scudetto, com’era nei primi anni 2000 o più recentemente nel 2010-11 (18° titolo per i rossoneri). Un vero e proprio salto nel passato lo farà Montella, che all’Olimpico ci è già tornato 7 volte da ex, vincendo solo in 2 occasioni, entrambe alla guida della Fiorentina, dopo 3 anni di tabù. Forse le emozioni più forti ha imparato a gestirle col tempo, ma sarà la prima volta da tecnico del Milan e sarà sicuramente speciale. Se non altro per i punti pesanti che ci sono in palio. Da giocatore collezionò coi giallorossi 256 presenze e 100 gol, di cui 13 nell’anno dello scudetto del 2000-01. Dal canto suo Spalletti è stato cercato dal Milan dopo l’esperimento fallito di Seedorf e nei sondaggi estivi era davanti a tutti, poi Filippo Inzaghi ebbe la meglio. Già allora si faceva anche il nome di Montella, arrivato con 2 anni di ritardo. Capitolo giocatori: l’ultima trattativa di mercato ha visto protagonista El Shaarawy, che il gennaio scorso è approdato nella capitale con la formula del prestito ed è stato riscattato a giugno con un corrispettivo di 13 milioni di euro.
Gli 8 gol realizzati in 16 partite avevano convinto ad esercitare il diritto sul cartellino del Faraone, che quest’anno però ha rifatto un passo indietro. Roma-Milan potrebbe essere la gara giusta per riaccendersi e riconquistare la fiducia di Spalletti, costretto a fare a meno di Salah ancora a lungo e in cerca di un sostituto all’altezza. Una maglia da titolare vacante c’è, la concorrenza è poca e lunedì con Dzeko e Perotti (ieri si è allenato con la squadra, l’affaticamento è alle spalle) ha una chance di giocare dal 1′, a meno che si opti per la formazione-amuleto del derby. Dall’altra parte ci saranno Romagnoli e Bertolacci, che nella Milano rossonera sono arrivati praticamente a braccetto, per la felicità delle casse giallorosse: 45 milioni per il doppio acquisto nell’estate del 2015, e la cifra potrebbe crescere grazie alla clausola nel contratto del difensore che prevede una percentuale sulla possibile rivendita. E’ stata una cessione dolorosa per Sabatini, che Romagnoli l’ha visto crescere. A portarlo a Trigoria era stato Bruno Conti nel 2005-06: lo aveva scovato nel San Giacomo e lo aveva affidato ai tecnici delle giovanili giallorosse. A 16 anni aveva firmato il primo contratto professionista, a 21 è un pilastro del Milan. Tra i tanti intrecci di mercato non andati in porto si inserisce Paletta, cercato dalla Roma per fare la riserva un paio di anni fa. In futuro, invece, il Milan potrebbe riprovarci con Sabatini: Galliani è da sempre un suo estimatore e dopo le dimissioni dal club capitolino c’è stata una manifestazione d’interesse. Il numero di ex, insomma, potrebbe continuare a salire.