La Gazzetta dello Sport (M.Pasotto) – Le maledizioni resistono tutte. Niente vittoria numero 100 in A da allenatore, niente primo successo contro la Roma in campionato: per Vincenzo Montella tutto rimandato alla prossima occasione. Ripassare, prego, anche per il Milan cinese: da quando è arrivato Mister Li i rossoneri non sono più stati capaci di vincere. E dire che ieri sera sarebbe stato assolutamente prezioso anche un pareggio: avrebbe permesso di portarsi a più quattro su Inter e Fiorentina, cuscinetto sufficiente per tenere a bada gli inseguitori con una giornata di «bonus». Dopo la partita di andata il Milan era tornato da Roma rinfrancato, nonostante la sconfitta, grazie a una prova di personalità: ora è lecito chiedersi cos’è cambiato in cinque mesi. Atteggiamento, organizzazione, tenuta fisica, può valere più o meno tutto e tutto è probabilmente condensabile nella sincera analisi del tecnico rossonero: «Senza tanti giri di parole, la Roma ci è stata superiore nettamente, come calciatori e come allenatore. È prevalsa la loro qualità mentre noi spesso sbagliamo la giocata decisiva».
EQUILIBRIO – Certo, adesso suonano un po’ beffarde le parole di Montella a Crotone, quando col sorriso aveva definito più agevoli le sfide contro avversari di rango. La realtà dice che questo quattro a uno, casalingo oltretutto, è la sconfitta più pesante del torneo, arrivata sotto gli occhi del direttore esecutivo David Han Li, dell’a.d. Fassone, e anche di Galliani e Barbara Berlusconi. «Un punto sarebbe stato determinante – conferma Montella –, ma siamo ancora perfettamente in linea con gli obiettivi. Ci giochiamo tutto, o parecchio, con l’Atalanta, che con tutto il rispetto ha un livello tecnico inferiore alla Roma. Ora voglio vedere il furore, la formazione la faranno i ragazzi con il loro atteggiamento. Non mi è piaciuta la depressione che ho visto dopo il tre a uno. Per come si è lavorato meritiamo l’Europa, a cui teniamo moltissimo». Concetto ripreso con vigore da Fassone: «Ho detto a squadra e allenatore che la società tiene all’Europa League, che però deve essere uno step intermedio verso la competizione europea più importante. Dobbiamo sbloccarci, andare a Bergamo giocando da Milan. Il mercato? Ci sono impegni importanti che la proprietà ha preso, il Milan della prossima stagione ci farà divertire».