TuttoSport (S.Salandin) – Il vicepresidente della Fifa Victor Montagliani ha rilasciato un’intervista nella quale ha parlato dell’emergenza Coronavirus, del calciomercato e di come, il mondo del pallone, uscirà da questa vicenda. Ecco le sue dichiarazioni:
Sul mercato avete optato per una “deregulation limitata” senza definire date ma con il limite di 16 settimane: perché?
Perchè non sarebbe stato possibile gestire un mercato illimitato. Impossibile per le regole, per i club, per i calciatori. E poi serve rispetto per i tifosi: durante le partite, con un mercato continuo, non capirebbero più in quale squadra gioca un calciatore e finirebbero per disamorarsi. Diventerebbe ingestibile anche a livello tecnico. Abbiamo, questo sì, lasciato libertà temporale perchè non si conoscono i tempi per la conclusione dei campionati poi, certo, speriamo che si possano armonizzare i tempi il più possibile. Ma è un segnale importante non aver costretto le Federazioni a date fisse, sia sul mercato sia sul prolungamento delle stagioni.
Anche per la Fifa la priorità è finire i campionati nazionali?
No: le priorità sono la salute e la sicurezza. Devono essere i responsabili sanitari e i Governi a determinare tempi e modi della ripresa e a dare luce verde alle Federazioni. La linea è quella espressa più volte dal presidente Infantino: non è questione di primo giugno o di primo agosto, è questione di sicurezza e di garanzia per i giocatori prima, e per i tifosi poi. Il calcio fa parte della nostra vita, come prendere un caffè in piazza con un amico: tornare a giocare sarà il segno del ritorno alla normalità, non un azzardo.
Come uscirà il calcio da questa vicenda epocale? Quanto e come ne sarà cambiato?
I dati, purtroppo, ormai li conosciamo: sarà una crisi economica mondiale e il calcio è un riflesso dell’economia.
Ne uscirà ridimensionato?
Le dico una cosa: il calcio non si cambia sul campo, lì sono sempre 11 vs 11 e non si discute. Può darsi che cambi fuori e spero che saremo in grado di migliorarlo nelle regole del mercato, nella trasparenza delle decisioni, nella vicinanza ai tifosi. Il calcio, se sa trasmettere la passione del campo, si salva sempre.