Mondiale, calciomercato e futuro di Mourinho. Però conta solo il presente

Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Oggi alle 15 all’Olimpico contro il Torino, poi 51 giorni di “buco”. I tifosi rivedranno la Roma il 4 gennaio 2023, alle 16.30, ancora in casa, contro il Bologna. Un’assenza alla quale, dipendenti da un’offerta soprattutto in tv senza interruzioni, non siamo abituati. Quasi due mesi senza calcio, come ha fatto notare con sagacia l’interologo Fabrizio Biasin, hanno un effetto collaterale: fanno scattare il calciomercato con due mesi di anticipo.

Da stasera al ritorno del campionato si parlerà (poco) del Mondiale, a cui l’Italia non partecipa per la seconda volta consecutiva, e tanto di cosa manca alle squadre per raggiungere gli obiettivi prefissati. Nel caso specifico della Roma, anche del futuro di José Mourinho, che ha ancora un anno di contratto ma potrebbe essere corteggiato da altre squadre (si parla soprattutto dei nuovi ricchi del Newcastle).

Resterà? Rinnoverà? Andrà via? E il discorso, a partire naturalmente da Karsdorp, si allarga a tanti calciatori giallorossi.  Tutto, però, passa da una vittoria obbligatoria contro il Torino. Nel calcio si usa spesso a sproposito la frase fatta “sono tutte finali”, ma la partita di oggi un po’ lo è davvero.

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