I numeri erano già buoni, le prestazioni un po’ meno. Ed invece ieri sera Mkhitaryan ci ha messo dentro tutti e due: i numeri (gol e assist) e la prestazione, con una partita a tratti esaltante. Tanto che lo stesso Fonseca a fine partita ha continuato a coccolarselo, come fa da un mesetto a questa parte. Ieri l’armeno era brillante, atleticamente fresco e voglioso di incidere. E decidere. “Mi sento bene, perché nel calcio c’è sempre spazio per imparare e lavorare – dice lui –. Si gioca a calcio per segnare o fare un assist, ma alla fine conta di più vincere le partite. E che la squadra vinca per me è più importante che fare un gol o un passaggio decisivo. Questi tre punti erano importanti per la fiducia della squadra in vista delle prossime partite“. La speranza da oggi in poi è allora quello di vederlo sempre a questi livelli. Per restare magari alla Roma nella prossima stagione (“Qui sto bene, ma è ancora presto per sapere cosa succederà. Ci sono ancora tre mesi di partite, poi Arsenal e Roma si parleranno e vedremo…“), ma soprattutto per aiutare i giallorossi a raggiungere i propri traguardi. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.