Il Messaggero (G. Lengua) – Esiste una lista di calciatori della Roma di cui privarsi. Lo ha lasciato intendere Daniele De Rossi, ma non ha potuto renderla pubblica per non complicare il lavoro del ds Florent Ghisolfi. E soprattutto per una questione di rappoгti. Non si tratta dei giocatori che andranno via perché a fine contratto o a fine prestito, ma di quelli che resteranno perché ancora il contratto lo hanno o di quelli che ritorneranno da altri in club a cui erano stati “regalati” per 6 0 12 me si. E sono proprio loro che potenzialmente possono bloccare il mercato in entrata.

Partendo dalla difesa, non ha entusiasmato il rendimento di Karsdorp. L’errore nella gara d’andata contro il Bayer Leverkusen è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo quello svarione è finito in panchina e non si è più alzato (neppure a Perth). Ha ancora un anno di contratto e piazzarlo a titolo definitivo potrebbe essere un’impresa, considerando i 2,2 milioni l’anno di ingaggio.
Restando in difesa, Smalling potrebbe essere (o diventare) un indesiderato d’eccezione. È rimasto in infermeria sei mesi per un infortunio che solitamente si risolve in 60 giorni. Poi, quando c’è stato l’avvicendamento in panchina  nel giro di quattro partite è tornato in campo. In realtà ha giocato titolare solo quattro volte. Il contratto gli scadrà il prossimo anno e pesa molto, perché guadagna 3,5 milioni. Troppi per il club.

Chiuso il capitolo difesa, si aprге quello del centrocampo dove l’indesiderato su tutti è Aouar. O comunque è quello sul quale fare una profonda riflessione. Meglio provare a piazzarlo in Francia, oppure, rivitalizzarlo e venderlo il prossimo anno? De Rossi ha parlato anche di calciatori da rilanciare, uomini su cui lavorare per assicurargli un futuro nella Roma.
Più complicata la situazione di Bove, è un prospetto, nato e cresciuto nella Roma, ma vuole giocare con più continuità. Lui vuole restare. C’è il club che ha bisogno di valorizzarlo. O in campo, o sul mercato.

In attacco non troverà spazio Zalewski, il polacco è pronto a salutare e sta solo aspettando di trovare una squadra che creda il lui. Così come Abraham che vorrebbe tornare in Premier, ma al momento acquirenti che fanno sul serio non ce ne sono.
Infine, ci sono tutti i giocatori che rientreranno dai prestiti. L’unico che ha qualche speranza di restare è Kumbulla, gli altri (Solbakken, Shomurodov, Belotti e Darboe) non dovranno disfare nemmeno le valigie.