Mino Favini parla di discriminazione razziale, calcio giovanile, Trofeo Beppe Viola e di Serie A

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Qlub Radio – Mino Favini, responsabile del settore giovanile dell’Atalanta, ha parlato all’ emittente radiofonica Qlub Radio FM 89.3 (a Roma e nel Lazio) e ha parlato di discriminazione razziale, calcio giovanile, Trofeo Beppe Viola e della sfida di domenica tra Atalanta e Sampdoria.

Parliamo di quello che è successo l’altro giorno. “Alzati vu’ cumprà” ha detto Alberto Grassi, promettente centrocampista dell’Atalanta Primavera, nei confronti di Salifu giocatore dell’Hellas Verona. Il giocatore è stato punito con dieci giornate di squalifica. Basta la squalifica inflitta dal giudice sportivo, o voi come società intendete applicare ulteriori sanzioni?

“Io ero presente alla partita ed il ragazzo ha detto questa frase, però posso assicurare che non c’era nessun intendimento razzista da parte sua Non voleva né offendere, né fare riferimento al colore della pelle. Mancavano pochi minuti alla fine, Salifu è rimasto a terra per perdere tempo, Alberto lo ha richiamato ma non c’era assolutamente intendimento razzista. E’ pazzesco che siano state date dieci giornate di squalifica, vanno capite le situazioni, anche la provocazioni che Salifu ha fatto a Grassi. Si fa in fretta a dare dieci giornate senza approfondire il problema. Il ragazzo ha sbagliato, ma mi sembra un provvedimento duro. Ora tutti passano per protettori del codice etico, non si agisce così. Siamo di fronte ad un ragazzo di 18 anni, non si può ammazzarlo. C’è un esempio importante da tenere presente: noi abbiamo un ragazzo di colore in squadra e spesso Alberto lo chiama Vu Cumprà in tono amichevole, senza rancore”.

Parlando di calcio giocato, oggi prende il via il Trofeo Beppe Viola. Una delle vostre avversarie sarà la Roma, come valuta il settore giovanile giallorosso?

“E’ un gran settore giovanile, guidato da persone in gamba come Conti, De Rossi e altre persone di livello. Sfornano risultati in continuazione”.

Guardando in casa vostra, l’Atalanta ha sempre prodotto giocatori di qualità, non ultimi Gabbiadini e Bonaventura. C’è un giocatore che secondo lei ripercorrerà la carriera di Gabbiadini e Bonaventura?

“Esistono di sicuro, con tempo e pazienza usciranno. Ogni tanto qualche ragazzo di buona qualità lo mettiamo in evidenza, è il frutto del lavoro di tutto il settore giovanile”.

In conclusione uno sguardo al calcio dei grandi. Una vittoria domenica dell’Atalanta contro la Sampdoria può portare la squadra ad una salvezza quasi certa?

“Ha una valenza importante, sia Atalanta che Sampdoria hanno messo del fieno in cascina per la salvezza. Speriamo esca una bella partita, di la c’è Gabbiadini che conosciamo bene, mentre noi abbiamo Bonaventura e Boselli. Speriamo di vedere una bella partita”.

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