La Gazzetta dello Sport (F.Turco) – Sedici anni dopo, riecco il Toro. I granata battono in rimonta la Roma per 2-1 e conquistano la finale della Coppa Italia, un risultato che al Torino mancava da sedici anni, quando nella Primavera giocava anche un certo Fabio Quagliarella.
SCATTO ROMA – L’1-1 di una settimana prima al Tre Fontane favorisce i padroni di casa, ma alla Roma basta meno di mezz’ora per cambiare il volto alla doppia sfida. La rete è firmata da Riccardi, schierato dal tecnico Alberto De Rossi nel tridente offensivo. L’esterno giallorosso è bravo ad approfittare dell’assist di Celar e a sfruttare un’indecisione della retroguardia granata, firmando di piatto destro il settimo gol stagionale.
SORPASSO – Strada per la Roma in discesa? Tutt’altro. Nel momento più difficile il Toro ha il merito di non smarrirsi e di conservare la lucidità, tanto che prima dell’intervallo arriva il gol. E’ il 40’ quando Millico si libera in area di Ciavattini e batte Romagnoli con un bel rasoterra a incrociare. In avvio di ripresa tocca a Butic completare l’operazione sorpasso bissando – nonostante le proteste romane per una sospetta posizione di fuorigioco del numero 9 granata – il gol del match di andata. A quel punto la Roma si butta in avanti a caccia del gol-qualificazione, ma il Toro gioca con ordine, non si fa schiacciare e fallisce in contropiede con Millico l’opportunità per chiuderla.
EMOZIONE – Dopo l’eliminazione in Youth League, la Roma saluta anche la Coppa Italia; il Toro può far festa attorno al suo allenatore, l’ex giallorosso Federico Coppitelli. «Abbiamo iniziato il 2018 in una maniera fantastica e questo risultato ci riempie di orgoglio, tanto più affrontando la Roma, una sfida per me è emozionante». Il 7 febbraio i giallorossi scopriranno l’avversario della finale dalla sfida tra Atalanta e Milan (2-0 per i rossoneri all’ andata).