La Gazzetta dello Sport (M.Nicita) – La Roma può attendere. Nel senso che Arek Milik non sarà un giocatore giallorosso ufficialmente in questa settimana. La mattinata è cominciata prestissimo per il potenziale centravanti della Roma, che doveva recarsi a Sankt Moritz alla Klinik Gut, di fiducia dei Friedkin per verificare che le sue ginocchia – entrambe hanno subito la rottura del crociato: nell’ottobre del 2016 il sinistro in nazionale, nel settembre 2017 il destro a Ferrara – siano in perfette condizioni. Il volo privato – su cui è salito anche Massimo Manara, responsabile medico della Roma – è poi atterrato all’aeroporto d’Engadina, a Samedan, pochi chilometri per raggiungere la clinica ed eseguire tutti gli esami del caso, sotto il profilo ortopedico ed essere visitato dal professor Georg Ahlbäumer. L’esito ha dato buoni risultati, nulla osta da parte della Roma: il giocatore sta bene. A quel punto però il club della capitale sperava che fosse risolta la questione fra il centravanti e il Napoli così da poter concludere in giornata le visite mediche – quelle cardiologiche e spirometriche – e tesserare in tempo il neo acquisto, sbloccando così Dzeko per la Juve. Ma la questione è andata per le lunghe, perché il Napoli è stato irremovibile su tutti i fronti. Due gli aspetti da dirimere: la questione multa sul famoso ammutinamento del 5 novembre, quando la squadra azzurra, allora allenata da Carlo Ancelotti, si rifiutò di andare in ritiro come ordinato dal presidente Aurelio De Laurentiis (ancora dopo 10 mesi non sono stati costituiti i collegi arbitrali), e la conseguente azione legale per i diritti di immagine che il patron del Napoli intende sempre intraprendere per una questione di principio.