Corriere dello Sport (A.De Pauli) – Novanta minuti da spettatore, a Manchester, in occasione del confronto tra Argentina e Italia, e a Barcellona inizia a montare una certa preoccupazione per lo stato di salute di Leo Messi, che alla ripresa dopo la sosta per le Nazionali è atteso dalla trasferta di campionato di Siviglia, di sabato prossimo e, soprattutto, dalla sfida Champions con la Roma che andrà in scena, il prossimo 4 aprile, al Camp Nou. Anche ieri, tra l’altro, Leo non si è allenato. Ad aumentare i timori di un possibile forfait della Pulce, le parole pronunciate dal ct Jorge Sampaoli una volta terminata la sfida con gli azzurri di Gigi Di Biagio. «Abbiamo preferito non farlo partecipare, visto che aveva un fastidio agli adduttori – la schietta ammissione dell’ex allenatore del Siviglia – Si è trattato di un pesante inconveniente per noi, ma siamo stati molto bravi a superarlo e ad aggiudicarci ugualmente il confronto». Per avere qualche indicazione attendibile sulla reale situazione fisica, adesso tocca attendere il big match del Wanda Metropolitano, che martedì opporrà Spagna e Albiceleste. Sulla possibile nuova assenza del genio di Rosario è dovuto intervenire anche il colchonero Saul: «Ovviamente il nostro desiderio è che tutti i giocatori stiano bene e che non soffrano infortuni, soprattutto quando ci si affronta per un’amichevole – la riflessione del rampante centrocampista dell’Atletico Madrid – L’Argentina, comunque, ha tanti altri grandi campioni, ad iniziare dal mio compagno di club Angel Correa, che potrebbe crearci degli enormi grattacapi».
STAKANOVISTA – Se il pupillo di Simeone preferisce non fare drammi, non può dirsi lo stesso per l’ambiente blaugrana, che non vede l’ora di riabbracciare il proprio beniamino per conoscere di prima mano il suo stato di salute. Anche perché, conoscendolo bene, a Barcellona tutti sanno che Leo difficilmente accetta di saltare una partita, specie dopo aver preso un aereo per giungere nel luogo dove si celebra la gara. Dall’inizio della stagione, lo stakanovista Messi ha disputato tutti i match del Barça, ad eccezione delle prime 3 uscite di Coppa del Re e della trasferta di Malaga di Liga dello scorso 10 marzo, saltata solo per l’arrivo del terzogenito Ciro, che gli ha consigliato di rimanere in ospedale accanto alla sua Antonella e agli altri due figli Thiago e Mateo. Appena 4 partite, quindi, sulle 47 complessive fin qui disputate in stagione dai catalani. Pare superfluo ribadire il ruolo decisivo dell’erede di Maradona nello schema di Ernesto Valverde. Basterà ricordare che l’argentino, capocannoniere della Liga con 25 gol, ha messo insieme, al momento, 35 gol complessivi in 43 esibizioni, a cui vanno aggiunti anche 16 assist. Media sostanzialmente confermata pure in Champions, dove in 8 gare ha siglato 6 reti e confezionato 2 passaggi decisivi. Alla base della decisione di Sampaoli di non rischiare Messi contro l’Italia, secondo i più maliziosi, potrebbe esserci stata anche qualche pressione giunta dalla Catalogna. Con il sogno triplete ancora alla portata, a Barcellona non trascurano nessun dettaglio.