la Repubblica (M. Juric) – Il calciomercato della Roma entra nel vivo, con Tiago Pinto che vede la luce in fondo al tunnel grazie alle cessioni. Un domino che inizierà da Eldor Shomorudov che è sempre più vicino al Torino, nonostante le richieste di Cremonese e Spezia. Il Torino ha pronta un’offerta congrua rispetto alle richieste dei giallorossi: prestito oneroso di 2 milioni di euro con obbligo di riscatto a circa 7 milioni e una percentuale di futura rivendita. Il calciatore da tempo ha capito che il suo tempo a Roma è finito e la maglia da titolare promessa dal Torino lo attrae.
Una condizione fondamentale poter sbloccare il mercato in entrata, rispettando il paletto finanziario della Uefa chiamato transfer balance. Cessioni che non si fermeranno qui visto che avanzano le trattative per altri due calciatori fuori dal progetto tecnico di José Mourinho. Per Matias Viña continua il pressing del Real Betis, ma nelle ul time ore sono arrivati due richieste dall’Italia, tra cui il Bologna che cerca un terzino sinistro per Thiago Motta. Una condizione molto simile a Karsdorp, con cui si è compromesso ogni rapporto. Sull’olandese ci sono tre club: Monza, Southampton e Bournemouth. Il club di Berlusconi è in vantaggio, avendo presentato un’offerta di prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza. Una condizione accettabile per la Roma, ma l’ostacolo più grande che attualmente blocca la trattativa è l’elevato ingaggio del calciatore (2,2 milioni).
In attesa che venga conclusa l’operazione Shomurodov, la Roma inizia a sondare il mercato in entrata alla ricerca di un difensore centrale, il primo grande obiettivo di Mourinho per rinforzare la rosa. Intanto nella serata di ieri è arrivato in Italia l’agente di Chris Smalling che nei prossimi giorni incontrerà Tiago Pinto per discutere compiutamente l’argomento rinnovo di contratto, L’opzione di pro lungamento automatico fino al 2024 è in mano al calciatore, ma la volontà è quella di lavorare ad un triennale. Le parti si incontreranno, con la Roma che già da tempo ha aperto ad un rinnovo biennale a circa 3 milioni di euro l’anno.