Il Messaggero (G. Lengua) – Finalmente Francesco Totti ha potuto ricordare il papà Enzo nella seconda edizione del Memorial a lui dedicato. Sommerso dall’affetto dei suoi amici, parenti e bambini della scuola calcio che ha fondato. L’anno scorso il Memorial era stato annullato a causa del contenzioso tra lui e l’ex moglie llary Blasi riguardo il centro sportivo in via Castel Fusano. Ora che tutto si è risolto, Francesco ha potuto partecipare con commozione e dedicare un ricordo allo Sceriffo scomparso nell’ottobre del 2020 a seguito di complicanze da Covid. Con lui c’era la mamma Fiorella, i figli Cristian, Chanel, Isabel, la compagna Noemi, il fratello Riccardo e tutta la sua famiglia. Dopo le partite che hanno visto protagoniste tutte le categorie della scuola calcio partecipanti al torneo cominciato giovedì scorso, è stato disputato un match con gli ex calciatori tutt’ora amici di Francesco.
Tra loro c’erano Perotti, Moscardelli, Amelia e Curci, preparatore dei portieri della scuola calcio. Presente anche l’attore Edoardo Leo, oltre ad Enzo Salvi e Marco Conidi. Non è voluto mancare nemmeno Bruno Conti che con Francesco ha un rapporto di fraterna amicizia: “Lo Sceriffo è sempre nel nostro cuore. Ricordo le sue passeggiate a Trigoria e quando portava la pizza, un uomo stupendo”, Sarebbe venuto anche Daniele De Rossi, ma la Roma è in ritiro da ieri pomeriggio per la partita contro il Genoa di questa sera. Sugli spalti centinaia di persone, tra spettatori e i genitori dei 600 bambini che erano in campo.
Un’iniziativa ideata dalla famiglia Totti per ricordare un uomo che è stato un esempio per i suoi i figli Francesco e Riccardo: “Purtroppo alla prima non ho potuto partecipare. Vedere i ragazzi giocare è la cosa più bella. Papà ci sarà sempre a fianco e spero che questi giovani abbiano un futuro davanti”. Non poteva mancare la domanda su un ritorno alla Roma, non da giocatore ma da dirigente: “Un giorno chissà, in un altro mondo”. Ad oggi, il presidente Friedkin non lo ha mai chiamato per proporgli un ruolo nel club che per 25 anni è stato casa sua. È riuscito a tornare De Rossi nel ruolo di tecnico, Totti invece avrebbe voluto quello di dirigente al fianco della squadra per aiutare allenatore e società nel gestire lo spogliatoio e portare nuovi talenti. Non è il momento per la proprietà americana e chissà se mai lo sarà. Per adesso lui si gode l’affetto dei suoi cari e delle migliaia di tifosi della Roma che non lo hanno scordato.