Pagine Romaniste (S. Valdarchi) – “Cosa sei per me, spiegarlo non è facile. Una parola sola, tu sei la Roma”. Così, prendendo in prestito le parole di Marco Conidi, Luca Pellegrini dava il suo personale saluto a Daniele De Rossi attraverso un post su Instagram alla vigilia di Roma-Parma, ultima gara del 16 con la maglia romanista. Una lettera d’amore a quello che era stato il suo capitano per qualche mese, ma uno dei suoi idoli fin da bambino. Poche righe che mostrano l’affetto e l’attaccamento di Luca Pellegrini non solo a De Rossi, ma a tutto ciò che il centrocampista ha rappresentato per chi è nato a Roma e vede da sempre il mondo del calcio a tinte gialle e rosse.
L’amore a volte non basta
“Quando ti renderai conto che è stato solo il momento ad essere sbagliato?” cantano i Dire Straits nella loro Romeo and Juliet. Nonostante i sentimenti sinceri e forti infatti, le strade di Luca Pellegrini e della Roma da lì a poco si sarebbero separate, per sempre. Il primo luglio 2019 la Juventus ha comunicato l’acquisto del terzino cresciuto a Trigoria, nell’operazione che ha portato Leonardo Spinazzola a compiere il percorso inverso. Una decisione che la dirigenza della Roma e della Juventus, senza la spada di Damocle delle plusvalenze da compiere per salvaguardare il bilancio, probabilmente non avrebbero preso. Per tornare alla citazione della canzone: uno scambio che in un altro momento storico non sarebbe mai avvenuto. Sta di fatto che il classe ’99 in piena estate si trasferisce a Vinovo, dove svolge la preparazione con CR7 & Co. prima di essere girato in prestito al Cagliari.
Anima Sarda
Se al “Fulvio Bernardini” Pellegrini si è fatto le ossa – anche nel senso letterale, rompendosi il crociato e la rotula – a Cagliari è arrivata la sua consacrazione in Serie A. Sul suo avere un talento fuori dal comune in pochi avevano dubbi fin dai tempi delle giovanili romaniste, ma com’è noto il salto nel calcio professionistico non è mai banale. L’esterno però, dopo gli esordi sotto la guida di Di Francesco, gioca in prestito per sei mesi in Sardegna, prima di tornarci ad agosto da tesserato della Juventus. Maran lo tiene molto in considerazione e, anche grazie ai preziosi consigli di un veterano come Srna, Pellegrini matura e si prende la corsia di sinistra dei rossoblù. A 21 anni vanta già 36 presenze nel massimo campionato, condite da 6 assist. Tra Cagliari parte 1 e Cagliari parte 2, anche una parentesi nel Mondiale Under 20 nell’Italia di Nicolato che lo schiera da interno di un centrocampo a 5. Giovane, ambizioso, duttile e talentuoso. In sintesi, Luca Pellegrini ha tutte le carte in regola per affermarsi ad alti livelli.
I numeri in giallorosso
Facendo qualche passo indietro nel tempo, torniamo al periodo romanista di Luca Pellegrini, descrivendo il suo percorso attraverso obiettivi raggiunti e dati statistici. Il terzino sinistro ha fatto parte di una delle squadre giovanili della Roma più forti di sempre. Questo gruppo di ragazzi ha raggiunto il suo culmine nel biennio 2015-2017, vincendo Scudetto, Supercoppa e Coppa Italia. Luca Pellegrini salta parecchie gare in quegli anni a causa degli infortuni già citati, ma nonostante questo raccoglie 41 presenze, spingendo la Roma a rinnovargli il contratto a cifre importanti e con ancora 0 minuti giocati tra i professionisti. Merito di Luca e delle sue prestazioni certo, ma anche del suo agente, non proprio uno qualunque: Mino Raiola. Per quanto riguarda la Prima Squadra, Pellegrini riceve la sua prima convocazione a 17 anni, in occasione di un Roma-Bologna terminato 3 a 0 per i padroni di casa. Per l’esordio però bisogna aspettare il 16 settembre del 2018, Roma-Frosinone 4-0. Il terzino sostituisce proprio De Rossi (nella sera della sua gara numero 600 in maglia romanista) e confeziona l’assist per la quarta rete firmata da Kolarov. Niente male come prima volta.
Lo strappo con la tifoseria
Da avversario Luca Pellegrini ha affrontato per tre volte la Roma, sempre con la maglia del Cagliari. Nella prima occasione, all’Olimpico, i padroni di casa passeggiano e vincono per 3-0, mentre la terza rappresenta anche l’ultima gara giocata dalla Roma prima dello stop causato dal Coronavirus, un emozionante successo esterno per 3-4. La seconda volta, invece, ci riporta al pareggio ormai famoso per il gol annullato a Kalinic a pochi secondi dal termine, con Fonseca furibondo a fine gara. Quel giorno va di scena anche l’ultimo episodio del nostro racconto: la lite tra Luca Pellegrini e la Curva Sud. Quei tifosi, in cui probabilmente Luca si è sempre riconosciuto, non apprezzano il suo atteggiamento in campo e lo fischiano, in opposizione al trattamento riservato a Radja Nainggolan. Il disprezzo della sua gente fa nascere un sorriso amaro sulla bocca di Pellegrini, che lascia il campo al momento della sua sostituzione, scuotendo la testa. Queste le sue parole dopo il triplice fischio: “Io innanzitutto ringrazio la Roma e i tifosi per quello che mi hanno dato da quando ho iniziato nel vivaio a quando sono stato lì. Quei fischi mi hanno fatto male. Purtroppo le strade possono separarsi, la Roma ha fatto una scelta e io ho cercato il meglio per me”. Non sempre nel calcio, come nella vita d’altronde, le belle storie hanno un lieto fine.