Maxischermi in tutta la città per il Mou-day

La Repubblica (F. Ferrazza – M. Pinci) – Con giugno si apre ufficialmente il mese del “Ma quando arriva Mourinho?“. La città romanista non aspetta altro, pronta ad accogliere l’allenatore che, dal suo annuncio, ha riacceso l’entusiasmo della tifoseria giallorossa. E la volontà più forte in questo momento è far sì che il più esclusivo degli allenatori mai arrivati a Roma, diventi subito il tecnico “di tutti”. Anche di chi non avrebbe modo di seguire le sue prime parole, senza un abbonamento alle paytv.

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E quindi il club ha iniziato a parlare con alcune compagnie, per provare a farsi sponsorizzare un evento nell’evento: trasmettere la prima conferenza stampa — che qualcuno a Trigoria ha ipotizzato alle Terme di Caracalla — nelle piazze delle periferie. Come? Allestendo una serie di schermi pubblici, da Tor Bella Monaca a Garbatella. Non meno di 5-6 impianti per permettere a tutti di seguirlo, senza che il luogo dello show venga preso d’assalto diventando quindi teatro di assembramenti, proibiti in tempi di Covid.

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Nel mentre, Tiago Pinto, dopo aver sistemato la conferma di Mkhitaryan, continua a lavorare sul fronte Belotti. L’attaccante del Torino, in scadenza tra un anno, sarà impegnato con l’Europeo, e non potrebbe comunque partecipare alla prima parte del ritiro di Mourinho. Ma la Roma vorrebbe comunque chiudere prima del torneo, evitando lungaggini sia per Belotti sia per il centrocampista dell’Arsenal, Xhaka. Un paio di settimane, massimo tre, per chiudere, o almeno provarci, i colpi più importanti del primo mercato targato Special One.

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