È uno di quelli che rimpiangerà di più Luis Enrique il 18enne Matteo Ricci, ma non lo ammette. «Io sono un giocatore della Primavera. Se arriverà qualche altra convocazione coi grandi meglio, ma non devo pensarci». La Roma lo prese bambino, nella scuola calcio di Muzzi («Avevamo 10 anni, io e mio fratello Federico, Roberto giocava ancora: faceva a gara di tunnel con noi, ci capitava di fregarlo»), nei Giovanissimi non trovava spazio. «Il tecnico di allora preferiva quelli grandi e grossi. Con Luis Enrique ho fatto un gran gol in allenamento, doppio dribbling e rabona, e sono andato in panchina in A».
La Gazzetta dello Sport – Francesco Oddi