Il Messaggero – E’ il salto di qualità a cui mirava una delle due associazioni a delinquere identificate dall’inchiesta della procura di Catanzaro e dal Servizio centrale operativo della Polizia, il cuore dell’indagine in corso che potrebbe portare a nuovi sviluppi a breve. Le partite ancora sotto inchiesta sono cinque e una decina i nomi di calciatori e dirigenti che potrebbero presto finire nel registro degli indagati. Almeno tre le nuove squadre coinvolte: la Salernitana di Claudio Lotito appena promossa in serie B, oltre al Benevento e all’Ascoli, sconfitti ai playoff dalla prima. Nell’elenco delle nuove partite sotto indagine ci sono sicuramente due di quelle già sfiorate dal provvedimento di fermo: Livorno – Brescia e Catania- Crotone, oltre a incontri ai quali avrebbero partecipato la stessa Salernitana, l’Ascoli e il Benevento. Gli inquirenti puntano anche ad identificare il misterioso giudice della presunta ”Commissione” della Figc al quale Ulizio dice di essersi riferito, quando il figlio subisce una giornata di squalifica. Le perquisizioni condotte dagli uomini del dirigente dello Sco Renato Cortese hanno permesso di rintracciare smartphone e tablet zeppi di conversazioni relative a partite combinate. Non basta. Gli investigatori avrebbero trovato a casa di Erik Auruci, giovane albanese molto vicino al capo dell’organizzazione Di Lauro, ”pizzini” contenenti le quote delle partite, i nomi di alcune squadre e le modalità con cui gli indagati effettuavano le scommesse. Su uno di questi c’era persino una frase premonitrice: «Se ci beccano ci arrestano».
«LE INSALATE» Della Salernitana, promossa, si parla in un passaggio del decreto di fermo. È una telefonata tra il vicepresidente e il ds ”di fatto” del Brindisi, Giorgio Flora e Savino Daleno, in cui i due commentano gli anticipi della giornata di campionato. È il 13 dicembre 2014, la squadra granata ha perso 1-0 a Barletta e il Lecce ha perso in casa con il Martina Franca. «Hai visto – dice Flora – il Martina che ha vinto a Lecce?» «Davanti – risponde Daleno – Lecce, Salernitana …tutte hanno perso». E l’altro: «Si lo so! incredibile eh?!?». «Quelli – prosegue Daleno – secondo me fanno certe insalate, fanno…». E Flora: «Si, incredibili… sono d’accordo con te!». Il presidente della squadra, Claudio Lotito ha respinto le polemiche: «Vado avanti» dice. Anche sul Benevento c’è un passaggio nel decreto di fermo. Al telefono ci sono FabioDi Lauro, al vertice dell’associazione che opera sulla Lega Pro, e un suo finanziatore, Diego De Palma. «Chiama subito in agenzia dai – dice Di Lauro – devi far giocare 200 euro…”uno” Santantarcangelo…”over tre emezzo” di quella li… e ”uno” del Benevento… però veloce…». La telefonata è del 10 gennaio: il giorno dopo le partite si giocano e il Benevento vince 2-0 in casa con l’Ischia. Tra le giocate sospette anche Catanzaro – Crotone. L’accordo, stando alle intercettazioni, non sarebbe stato raggiuntoma è in queste telefonate che il Ds dell’Aquila Ercole Di Nicola si mostra sicuro: «Ogni settimana in b ne fanno una».
L’IRA DI RENZI E MATTARELLA Dopo la pubblicazione degli atti, è il premier Renzi a lanciare un appello: «Sono disgustato. Ora basta con il fatto che personaggi di discutibile approccio governino il calcio a tutti i livelli – dice – faccio un appello alla Federazione, alla Lega, al Coni, restituiamo il calcio alle famiglie»: «Chiederò di mettersi attorno a un tavolo, ma occorre dire con chiarezza che alcuni personaggi del mondo del calcio devono ricevere uno stop». E dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arrivano parole affilatissime. «Servono severità e rapidità, gli italiani chiedono un calcio corretto, il divario tra questi fenomeni che vengono denunciati e periodicamente affiorano e la passione con cui tanta gente segue il calcio fa indignare».