Il Messaggero (G. Lengua) – Il tour per il centro sportivo di Trigoria, il confronto con un preparatore e la prima intervista. Si è consumato il primo giorno di Matic a Trigoria, un acquisto che incarna il calciatore ideale per la mediana di Mourinho.
Una stima reciproca nata ai tempi del Chelsea e consolidata al Manchester United: “Una delle ragioni per le quali sono qui è lui. Non è facile lavorare con José. Sa essere duro, ma è un vincente ed è esattamente quello che cerco in un allenatore. A me piace vincere, Mourinho sa come si fa e trasferisce la sua energia ai giocatori. La decisione non è stata difficile, ci sono anche grandi tifosi e un bel campionato“.
The Wolf (il lupo) veniva soprannominato dai suoi compagni allo United perché in allenamento trovava sempre il modo per portare a casa il risultato, sia in una partitella che negli esercizi di attivazione. Un leader che spalleggerà José in campo e nella gestione dello spogliatoio: «La Serie A è un campionato attraente con molte grandi squadre. Non è facile giocarci, mi piacciono le sfide e voglio confrontarmi con giocatori di altri campionati. I tifosi? Mi hanno inviato molti messaggi sui social, non vedo l’ora di vedere l’Olimpico pieno. Ci ho giocato solo una volta a porte chiuse, non è stato bello».
Una sfida come quella che ha intrapreso Abraham lo scorso anno, ma con obiettivi diversi: Tammy ha intenzione di rilanciarsi per tornare un giorno in Premier da campione, Nemanja per questioni di età (33 anni) non potrà fare il percorso inverso, ma darà alla Roma tutta l’esperienza necessaria per competere su tre fronti.