La Gazzetta dello Sport (A.Elefante) – Marco Materazzi, ex difensore dell’Inter, è stato intervistato dal quotidiano ed ha parlato dell’arrivo di Mourinho alla Roma. Queste le sue parole:
“Mi sarei meravigliato di più se fosse andato alla Juve“.
Ma ci sarebbe andato?
Ci avrebbe pensato molto di più. Di sicuro per gli interisti se avesse scelto la Juve o il Milan sarebbe stato peggio: così credo che lo capiranno, per il tanto che ha fatto per l’Inter.
Allenerà la squadra che in Italia l’ha fatto soffrire di più…
E che, purtroppo per loro, lui ha, abbiamo, fatto soffrire di più. Ma lo ricorderanno come un nemico leale.
Da nemico di Roma a re di Roma?
Farà di tutto perchè tutti remino nella stessa direzione e saprà portare la gente dalla sua parte, soprattutto quando si potrà tornare allo stadio. Ma quel tifo sa diventare un’arma a doppio taglio, ecco perchè è una sfida del fuoco: se uno scudetto dell’Inter ne vale cinque rispetto agli altri, uno alla Roma ne vale venti.
La sua condizione psicologica ideale?
Sì, se avrà i mezzi per sostenerla. Ma non sarebbe andato senza garanzie: è una sfida calcolata e il non dover giocare subito la Champions un’opportunità.
Comunque partirà per vincere lo scudetto?
Mourinho che viene a Roma per non vincere non ce lo vedo: sarebbe rimasto a Londra.
Squadra e ambiente da ricostruire, rivitalizzare: Mou ideale per resettare e ripartire?
Sì perchè sa creare empatia, ha un estusiasmo contagioso e un carisma che credo sia intatto, soprattutto per chi lo conosce: e chi non lo conosce, non vedrà l’ora di farlo. Quel carisma serve anche sul mercato, per “attirare” i 4-5 giocatori importante che la Roma deve comprare: veri, formati, pronti per vincere. E poi Josè capisce prima di altri cosa fare e cosa dire in certi casi.
Per questo il “Daje Roma” di ieri?
Studiato come “Non sono un pirla”. Si è già calato nella parte: chi ha ascoltato, ha apprezzato di sicuro.