La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Arrivato all’ultimo giro di mercato, quando la Roma ha capito che Kevin Strootman non aveva altra speranza se non doversi affidare alla terza operazione in 17 mesi. Così Rudi Garcia ha dato mandato al club di andare forte su William Vainqueur, mastino francese della Dinamo Mosca. Anche se poi, in realtà, i contatti con il centrocampista erano cominciati molto prima, quasi con un mese di anticipo, il che poi vuol dire che la Roma era da un po’ che aveva forti dubbi sulle condizioni dell’olandese. «La Roma era entrata in contatto con la Dinamo già qualche settimana prima della chiusura della trattativa – conferma lo stesso Vanqueur nel giorno della sua presentazione–. E io ho dato subito l’okay. Strootman? Difficile da sostituire, ma io sono qui per imparare».
IDENTIKIT – Adesso per Vanqueur il passo più difficile è proprio questo, cercare di far dimenticare (per quanto possibile) l’infortunio di Strootman. Perché è arrivato anche per questo. Garcia lo conosceva fin dai tempi di Nantes, dove William è cresciuto, prima di volare in Belgio (Standard Liegi) e poi in Russia (Dinamo Mosca). «Sono un giocatore aggressivo, a cui piace recuperare il pallone, strapparlo dai piedi degli avversari – dice lui –. A centrocampo ho giocato in diversi ruoli, ma è lì davanti alla difesa che mi trovo meglio. Idoli? Ho sempre apprezzato Dacourt e Fernandinho, del Manchester City». Chissà, magari Garcia potrebbe cominciare a dargli spazio già da domani, in quel di Frosinone. «Se il mister mi chiamerà io sarò pronto, anche se so che devo allenarmi ancora duramente per tornare ai miei livelli, è da un mese che non gioco». Chi nasce mastino, però, recupera anche prima…