Massucci: «In curva Sud c’erano dei pericoli reali»

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La Gazzetta dello Sport – La mano tesa c’è, ma senza arretrare sui principi. Questo pare di capire esaminando le parole di Roberto Massucci, capo di Gabinetto della Questura di Roma, alla luce dell’accordo di programma siglato con Roma, Lazio, Coni e Prefettura. «Togliere le barriere in Curva Sud è uno degli obiettivi che ci siamo dati – ha detto ai microfoni di Teleradio Stereo – ma non possiamo dire in quali tempi, dipenderà dalla risposta della gente. Vogliamo abbattere tutte le barriere presenti allo stadio, però tutto questo avverrà solo alla fine di un percorso. Esistono stadi senza barriere anche in Italia, ma lì è stato fatto un percorso di legalità e c’è un atteggiamento migliore da parte dei tifosi». Alla domanda se c’era bisogno di un intervento così repressivo per risolvere il problema, Massucci è chiaro: «Assolutamente sì. A Roma c’era una situazione di pericolo reale. Se una persona si fosse sentita male e avesse avuto bisogno dell’intervento dei sanitari questo non sarebbe stato possibile perché le vie erano ostruite. Non è vero che questo accade solo a Roma; succede anche allo Juventus Stadium, al Franchi di Firenze, al Mapei Stadium». Impressioni? Il percorso sarà ancora lungo.

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