La Repubblica (M.Azzi) – Gonzalo Higuain è ritornato in campo: doppio allenamento a Castel Volturno, ieri, dopo la malinconica pausa di riflessione di martedì. Ed è ancora più deciso a rialzare la testa, confortato dalla solidarietà che lo circonda. I tifosi del Napoli si presenteranno domenica pomeriggio al San Paolo (in occasione della sfida col Verona) con una maschera del Pipita: della cui squalifica si parlerà perfino al Senato, dove è stata presentata ieri un’interrogazione. Molto comprensivo pure Aurelio De Laurentiis, che rientra dalle Maldive e ha deciso di risparmiare al suo campione l’umiliazione di una multa. Anche Higuain si darà da fare per farsi perdonare. Ai compagni ha promesso che domenica tiferà per loro, seguendo dalla tribuna la sfida contro il Verona. Ma l’argentino ha soprattutto ribadito alla società di volersi difendere di persona davanti alla Corte d’Appello federale, per ottenere una riduzione della stangata (4 giornate) che gli è stata inflitta in primo grado, dopo l’espulsione e lo scatto di nervi a Udine.
«È intenzione del giocatore presentarsi in aula alla fine della prossima settimana, per spiegare la sua versione dei fatti», ha confermato infatti l’avvocato Mattia Grassani, che ha ricevuto gli atti del giudice sportivo Tosel e ha cominciato a preparare il ricorso. «Le motivazioni della sentenza non ci hanno convinto e ancora meno il referto di Irrati. Proveremo a confutare sia la scelta di bollare come una ingiuria la parola “vergognoso”, sia quella di considerare un atteggiamento irriguardoso le mani di Higuain sul petto dell’arbitro, poggiate tra l’altro con un gesto difensivo e non offensivo. Era il direttore di gara ad avanzare verso il nostro giocatore, non il contrario…», argomenta il legale, che si prepara ad avvalersi dei filmati televisivi. La Corte d’Appello si riunirà venerdì prossimo e l’obiettivo del Napoli è ottenere un turno di sconto per Higuain: in modo di riaverlo contro la Roma. Oggi sarà depositato invece il ricorso per Sarri, fermato a sua volta per una giornata. Tifosi e città sono in fermento.