Corriere dello Sport (L.Scalia) – Un film forse scontato. Dzeko ha spento l’Empoli, undici che è inciampato anche contro la Roma ampliando la striscia negativa adesso salita a sette gare senza punti. Due mesi di buio pesto che non fanno saltare i nervi a Martusciello nonostante un rigore non concesso in avvio per un presunto fuorigioco segnalato a Thiam (poi venuto a contatto con Szczesny): «Il fuorigioco c’è, l’arbitro l’ha visto e quindi ha fischiato. E’ una situazione molto difficile da valutare, l’ha vista così e va bene senza fare polemica. Per me gli arbitri incidono in maniera positiva e negativa, ma gli errori nel calcio li fanno tutti: non c’è nessun problema». Thiam e Marilungo, preferiti in avvio a Pucciarelli e Maccarone, sono stati i più pericolosi tra gli ospiti. Già, l’Empoli ha comunque prodotto gioco e occasioni sbagliando mira nel momento della verità.
Il gol resta il problema: la squadra toscana detiene la maglia nera del peggiore attacco d’Italia (17 gol in 30 gare). «Ma c’è modo e modo di perdere – continua l’allenatore – Siamo stati sempre in partita. Quando giochi contro la Roma o le big bastano pochi errori per uscire sconfitti. Mi dispiace per il risultato. La Roma è una signora squadra con un grande allenatore come Spalletti. Ora dobbiamo continuare a credere in quello che stiamo facendo perché il campionato è ancora lungo». Calendario più semplice nel prossimo turno per Pasqual e soci: al Castellani arriva il Pescara di Zeman. Vincere significa avvicinarsi alla salvezza, all’obiettivo stagionale. «Faccio l’allenatore da meno un anno. Avrei firmato con il sangue a luglio se mi avessero detto che sarei stato in questa posizione con un margine da gestire sul terzultimo posto. Sono sereno, non tranquillo perché tranquillo ha fatto una brutta fine…».