Giovanni Martusciello, tecnico dell’Empoli, è stato intervistato durante il post partita di Empoli-Roma 0-0. Queste le sue parole:
MARTUSCIELLO ALLA RAI
Un punto importante?
Si, contro la Roma si soffre a prescindere, è un squadra di qualità che mette in difficoltà chiunque, se pensi di giocare contro i giallorossi e non soffrire vuol dire che non capisci nulla di calcio. Sono contento, la squadra si è espressa come piace a me e non si è mai disunita nelle difficoltà.
Saponara?
La nostra squadra è un blocco, lui è un valore aggiunto, ma se la manovra è farraginosa chi non ne trae vantaggio è proprio lui. Lui però oggi ha fatto una partita importante sotto l’aspetto fisico e anche sotto quello tecnico: essendo un po’ più concreti oggi sul suo assist potevamo arrivare a 3 gol in campionato…
MARTUSCIELLO IN CONFERENZA STAMPA
Nel secondo tempo una grande prestazione dell’Empoli…
L’approccio alla gara è stato un po’ delicato. Eravamo preoccupati della forza della Roma, che ha una forza importante. Lucasz è stato bravo con degli interventi miracolosi, è stato molto bravo. Poi piano piano, secondo me grazie ad un episodio, perché a volte non è solo il risultato che ti fa crescere l’autostima, ovvero quando Croce ha conquistato una palla ed è andato nella metà campo avversaria e da lì la squadra ha iniziato a scrollarsi di dosso l’approccio leggero, spaventato. E’ chiaro che se giochi a viso aperto un po’ concedi ed alla Roma son stati concessi dei palloni che il più delle volte fanno gol. Sono stati bravi tutti ed nel pareggio con la Roma c’è di mezzo la voglia di non soccombere alla sofferenza ed oggi mi è piaciuto questo. E’ un punto di partenza, lo è stato anche il secondo tempo di Napoli ed oggi lo hanno continuato. Mi tengo questo come punto di partenza.
Spalletti ti ha fatto i complimenti. Oggi può essere la svolta del campionato dell’Empoli e per te?
Questa è una squadra attrezzata per lottare per non retrocedere. Per farlo devono confermarsi non soltanto con la Roma, ma lo devono confermare anche contro il Pescara e nelle altre partite, questa è una prerogativa che negli anni si è sempre avuta. Purtroppo c’è una particolarità che non funziona ed è quella della finalizzazione. Oggi però sono contento perché qualche grattacapo alla Roma si è creato, come anche contro il Napoli. I numeri dicono la verità, che siamo a due gol, però è altrettanto vero che c’è la voglia di contravvenire questi numeri.
Un commento su Saponara e Diousse?
Hanno fatto una partita straordinaria insieme gli altri, perché qui le partite non si vincono e non si perdono da soli. Hanno fatto una partita di grande sacrificio e qualità insieme agli altri. Tengo a sottolineare l’apporto di Maccarone ci ha messo il cuore, la qualità e ci ha messo il senso di appartenenza che lui ha e si era creata anche l’opportunità di fare gol. Questi sono i messaggi che la gente e loro la dentro devono capire. Se si vuole salvarsi in Serie A non si può prescindere da questo tipo di comportamento e atteggiamento. Bisogna confermarlo con il Chievo, il Pescara e tutte le altre. Il punto di partenza è lo spirito, mi è piaciuto moltissimo. Pucciarelli si è dato da fare fino all’ultimo e, stremato, si è messo a fare il terzino perché gli altri avevano i crampi. Queste sono le cose che in una partita di calcio ti accompagnano. Oggi lo hanno fatto e bisogna che continuino.
Sarà più difficile preparare la partita con il Pescara? Come la preparerà?
Ora mi godo questo risultato e questa prestazione. Con il Pescara sarà un’altra partita, fortunatamente abbiamo una settimana davanti per poterla preparare ed in settimana si deciderà come farlo. Bisogna metterci quello che si è messo oggi e nel secondo tempo di Napoli. Questa è una squadra che ha questi valori e deve metterli. Se li mette dentro forse il risultato inizia a cambiare a nostro favore.
Un risultato e una prestazione come questa quanta fiducia vi da?
E’ sottile l’equilibrio. E’ vero che hai fatto un risultato e una prestazione importante, con tutta la fortuna che abbiamo avuto. Chiaramente questo ti fa crescere in autostima e va ad eliminare quella preoccupazione e quella paura, che si è vista anche oggi nei primi minuti nell’occasione di testa di Dzeko. Noi questo timore bisogna cancellarlo. E’ la condizione psicologica che vivono le squadre di bassa classifica. Non è solo il risultato, ma anche qualche particolare che può farti crescere in autostima e noi dobbiamo farlo.
Hai in testa un 11 di base o continuerai a ruotare i titolari?
Io ce l’ho un 11 di base e ve lo farò vedere. Il ruotare quelli davanti è stato determinato dai turni settimanali, dalla ricerca ossessionata, a volte sbagliata, di trovare il gol. Ho fatto degli errori, anche perché è il primo anno che alleno. Cambiando e forse non dando la stessa serenità e continuità come nella linea difensiva. Io ho tanti giocatori davanti, ben 5 giocatori, ed in corso d’opera ne posso utilizzare uno o due, però devo andare alla ricerca di chi mi può garantire la titolarità, che ad oggi qualche volta c’è stata ed altre volte no, siamo vicini.