A pochi minuti dal fischio d’inizio di Roma–Inter, Giuseppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Dazn. Queste le parole dell’ad area sport nerazzurro.
MAROTTA A DAZN
I risultati di questo periodo dicono che è la migliore inter? Cosa ci dice in più?
La squadra sta bene al conforto dei risultati, nello sport fare risultato aumenta autostima. Queste sono componenti importanti per affrontare una Roma incerottata, ma che davanti a questo pubblico straordinario è dura. sapendo queste premesse cercheremo di fare il miglior risultato.
Come vive un finale di stagione con un po’ di preoccupazione per la corsa Champions e agitazione per la semifinale?
Sicuramente c’è grande agitazione, ma siamo abituati a viverlo, per un motivo o l’altro. Sicuramente in 10 giorni ci giochiamo tantissimo di questa stagione. Il 10, il 16 e il 24 maggio abbiamo tre importanti appuntamenti, che sono significativi per il finale di stagione ed il campionato. Oggi abbiamo un esame da superare e dovremo essere Inter. Dobbiamo essere bravi a coniugare fino in fondo quelli che sono i desideri di tutti. Dai tifosi, alla proprietà e a noi stessi. Da questo punto di vista devo fare i complimenti a Inzaghi perché sta facendo grandi cose e nel migliore dei modi.
C’è stato un momento chiave o un risultato che ha sancito una svolta nell’Inter?
Credo che aver passato il turno come con il Benfica, che di recente castiga le squadre italiane è stato un momento che ha ricompattato la squadra sulle proprie convinzioni. Poi il fatto di aver superato meritatamente la Juventus e aver anellato delle vittorie in campionato ha fatto modo che la squadra ritrovasse quelle certezze che erano venute meno in un certo momento della stagione. Gli alti e bassi ci sono, siamo l’Inter e quindi quando partecipiamo a una competizione lo facciamo con l’idea di ottenere il massimo, consapevole che i valori ci sono.
La realtà sul futuro di Inzaghi? Può fare chiarezza sulle tante indiscrezioni?
Gli allenatori sono una categoria che perennemente va sotto esame, ma quando la società assume il ruolo di valutazione, si tiene conto delle capacità dell’allenatore, del valore umano. Sono una serie di fattori, non certo l’episodio della sconfitta e della vittoria, di conseguenza se all’esterno si è mormorato di questi allontanamenti non ci ha influito più di tanto. Ripeto, faccio i complimenti a Inzaghi per il lavoro che sta facendo oggi, molto positivo. Certamente siamo in tre competizioni e speriamo che ci resti qualcosa di positivo, ma il suo lavoro è di certo apprezzato da tutti.
Come è stato colto l’infortunio di Leao?
Non so neppure quale sia l’entità dell’infortunio o di certo un solo giocatore non può mai essere determinante. Il collettivo determina l’esito finale. Parliamo del Milan, quindi nel momento in cui dovesse mancare, Pioli potrà sostituirlo degnamente.