Mario Rui, difensore dell’Empoli e prossimo giallorosso, è stato intervistato da Il Corriere dello Sport e ha parlato della sua prossima esperienza alla Roma. Queste le sue parole:
La Roma è la grande occasione della sua carriera. Si può dire?
«E’ una bella opportunità, ma aspettiamo l’ufficialità. Spalletti l’ho conosciuto ai tempi dell’Empoli, veniva spesso a seguire i nostri allenamenti quando c’era Sarri. E’ un sogno».
Si sente pronto per fare il salto di qualità?
«Nella squadra toscana ho vissuto tre anni bellissimi. Ho avuto Sarri e Giampaolo e con entrambi ho avuto la possibilità di crescere e di migliorarmi. Non posso fare a meno di ringraziarli. In modi diversi, ho imparato più con questi due tecnici che nel resto della mia vita. Le stagioni di Empoli sono state le più bella della mia carriera».
La Roma dovrà affrontare i preliminari di Champions, la stagione comincerà presto.
«Io penso che possa farcela, la Roma ha dimostrato di avere grandi qualità. Alle spalle ha la storia di una grande società, abituata ai grandi appuntamenti. E il tecnico ha a disposizione grandi giocatori».
Quali giocatori della Roma conosce meglio?
«Beh, Paredes e Skorupski, che sono stati miei compagni nell’Empoli. Sin da bambino ho ammirato Totti e De Rossi, due grandi campioni a livello internazionale».
Spalletti vuole esterni difensivi che sappiano spingere molto. Pensa di essere il giocatore giusto?
«Sono un esterno veloce, ma la fase difensiva viene prima di tutto. Negli ultimi anni sono migliorato molto dal punto di vista tattico, ora so stare in campo con maggiore equilibrio».
Mario Rui non nasce come difensore, giusto?
«Da piccolo ho provato tutti i ruoli, in particolare quello di attaccante. Da quando avevo 13-14 anni ho cominciato a fare il terzino».
La sua carriera all’inizio è stata in salita.
«Sono partito dal Parma, con tutti i problemi che c’erano in quegli anni. Poi sono passato in prestito al Gubbio, dove ho cominciato a far vedere il mio valore».
In campo è un giocatore dotato di una grande carica agonistica. Fuori, che tipo è Mario Rui?
«In campo sono uno che lotta fino alla fine. Do tutto per la mia squadra, che considero la mia seconda famiglia. Lontano dai campi di calcio sono una persona tranquilla. Non esco quasi mai e trascorro molto tempo con la mia famiglia».
La Roma vuole provare a competere con la Juve, ma intanto ha ceduto Pjanic.
«Io credo che la squadra giallorossa possa lottare per il vertice. Visto quello che ha fatto con Spalletti nel girone di ritorno, adesso avrà la possibilità di preparare la nuova stagione con il tecnico toscano. La squadra sarà più pronta».
Spalletti lo ha conosciuto finora nelle sue passeggiate a Empoli.
«Abbiamo chiacchierato qualche volta. Io non so se lui mi avesse notato in quel periodo, ma se ha deciso di puntare su di me, farò in modo che possa rendersi conto di non aver sbagliato. Se un grande tecnico come lui mi ha voluto, sono molto onorato».