Skysport.it (A.Corello) – Milanista, Monti. Come Enrico Letta e Silvio Berlusconi. Romanista invece il premier dimissionario Giuseppe Conte così come il suo candidato successore a Palazzo Chigi Mario Draghi.
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Dagli anni della formazione gesuita all’Istituto Massimiliano Massimo, quelli degli eroi capitolini Losi e Manfredini, alle magie di Falcao e Giannini fino al regno di Francesco Totti che era il preferito di Draghi, per sua stessa ammissione: “Se dovessi scegliere tra il Capitano o il Principe? Ah, Giannini, che giocatore. Ma Totti è il migliore della sua generazione. Un talento unico. Un filosofo del calcio! Forse il più grande nella storia della Roma“.